La 165° edizione della Fiera della Nocciola di Castagnole Lanze ha confermato purtroppo quelli che erano i timori di tutto il mondo corilicolo in merito all’annata 2024, ovvero una drastica riduzione della produzione con una qualità inferiore rispetto alla media degli ultimi anni. “La raccolta però è appena iniziata e quindi è ancora presto per effettuare valutazioni definitive”, predicano cautela gli esperti del settore – intervenuti durante la tavola rotonda organizzata lunedì mattina a Castagnole Lanze in occasione della fiera – già consapevoli del fatto che avranno a che fare con un’annata complicata. Stamattina al termine del convegno è stata anche comunicata la quotazione delle nocciole per l’annata 2024. Non è stato fissato un prezzo preciso, bensì un’ampia forbice che varia dai 320 ai 420 euro al quintale.

Purtroppo le condizioni atmosferiche avverse degli ultimi due anni, in primis la siccità hanno condizionato parecchio la produttività. Anche per quanto riguarda l’aspetto qualitativo si riscontrano parecchie imperfezioni dovute all’insorgenza di malattie causate da insetti patogeni come la cimice asiatica e da funghi come il mal dello stacco che è una malattia fungina che colpisce prevalentemente in condizioni di elevata umidità, approfittando di lesioni della corteccia per attecchire.

Le aziende produttrici necessitano di ingenti aiuti da parte della politica per la sostituzione dei noccioleti anziani e per la formazioni in campo dei corilicoltori”, ha affermato Enrico Masenga, coordinatore tecnico della Confagricoltura di Asti intervenuto lunedì al convegno. “Solo conoscendo a fondo i meccanismi fisiologici della pianta e le migliori tecniche di gestione della chioma e del suolo possiamo mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e delle patologie emergenti”.

Dispiace constatare che l’ottimismo, in merito allo sviluppo di questa coltura espresso da tutti i relatori durante il convegno di stamattina, sia stato poi smorzato in occasione della comunicazione del prezzo”, ha dichiarato il direttore di Asti Agricoltura Mariagrazia Baravalle. “Allo stato attuale, infatti, considerata la scarsità di produzione, avremmo sperato in quotazioni più elevate in modo tale da garantire un prezzo più remunerativo per i nostri corilicoltori che si trovano tutti gli anni a fronteggiare molteplici imprevisti come i repentini cambiamenti climatici e l’insorgenza di nuove patologie che colpiscono le pianteAuspichiamo sensibili aumenti nel corso del tempoConfagricoltura continuerà a tenere accesi i riflettori sui prezzi, grazie anche alla puntuale attività svolta dalla Commissione per la rilevazione dei prezzi della Camera di Commercio di Alessandria – Asti”.

In seno a tale commissione infatti è presente anche la Confagricoltura di Asti con lo stesso Enrico Masenga e con Cristina Bello, presidente della sezione corilicola dell’organizzazione astigiana.

C’è ancora un forte interesse da parte dell’industria nei confronti della Nocciola Piemonte e al tempo stesso un forte desiderio di crescita da parte delle aziende produttrici. Con costanza e determinazione siamo sicuri che si riuscirà a tornare alle produzioni di circa 15 anni fa. Per questo è necessario investire su ricerca, formazione e prevenzione”, conclude la Confagricoltura di Asti

Alcune immagini del convegno di lunedì mattina a Castagnole Lanze

Nasce ConfagriBio, associazione di Confagricoltura dedicata all’agricoltura biologica. Presidente del nuovo organismo è Paolo Parisini, imprenditore agricolo, componente del consiglio direttivo dell’Unione di Bologna e presidente della sezione Agricoltura Biologica della Confederazione in Emilia-Romagna. In passato Parisini è stato presidente della Federazione Nazionale di Prodotto Bio.
ConfagriBio nasce per contribuire alla tutela, alla promozione e alla valorizzazione delle imprese agricole biologiche, nonché delle filiere nei diversi comparti produttivi. La visione è quella di un’agricoltura perfettamente integrata e in equilibrio con le risorse naturali che coniughi l’adozione di pratiche sostenibili e innovative con la tutela dell’ambiente, della fertilità del suolo, della salvaguardia del paesaggio, della qualità e dell’identità culturale degli alimenti.
Le finalità principali dell’associazione sono la valorizzazione e la diffusione dell’agricoltura, della zootecnia e dell’acquacoltura biologica e delle pratiche agricole correlate, nonché la promozione della ricerca, della sperimentazione e del trasferimento tecnologico. Con una specifica attenzione alla diffusione della produzione biologica nelle aree interne e nelle aree protette, anche al fine di supportare lo sviluppo economico, sociale e ambientale delle suddette aree.
Con ConfagriBio lavoreremo alla valorizzazione delle produzioni bio – commenta il presidente dell’associazione – per assicurare un adeguato reddito ai produttori e contribuire allo sviluppo di una produzione biologica che possa rispondere in termini qualitativi e quantitativi alle richieste dei consumatori”.
Ciò anche in relazione al quadro rappresentato dal recente report di Ismea sull’andamento del settore biologico italiano che, a fronte di alcuni dati positivi, mostra alcuni aspetti da monitorare. L’istituto, se da una parte registra, per il 2023, una crescita delle superfici investite a biologico del 4,5% rispetto al 2022 (con la Toscana al primo posto con 37,5% di terreni dedicati, seguita dal 36,3% della Calabria) con ben sei regioni che hanno già superato gli obiettivi dell’Unione europea al 2030 (25% di superficie bio), dall’altro lato segnala un rallentamento dell’aumento del numero di imprese del settore (+1,8%, rispetto al +7,7% del 2022).
Sempre secondo Ismea, l’anno scorso sono cresciuti i consumi del 5,2% confermando il trend positivo iniziato nel 2022. L’aumento in valore del comparto biologico, tuttavia, si attesta su livelli inferiori rispetto a quello del totale del paniere agroalimentare, con +8,1%. La crescita con il freno tirato fotografata da Ismea è dovuta anche a fattori che esulano dalla buona volontà degli operatori economici. A partire dal sovraccarico di oneri in capo alle imprese: una PAC non sempre rispondente alle esigenze del settore, un non sempre giustificato inasprimento di vincoli e sanzioni, con effetti negativi sia sulla diffusione del sistema di certificazione del comparto, sia sulla fiducia delle imprese.
In gioco – conclude Parisini – c’è, quindi, la tenuta del sistema del bio italiano e la sua capacità competitiva, minata anche dal perdurare del fenomeno inflattivo e dai diversi problemi produttivi causati dai cambiamenti climatici”.

Corsi previsti il 3 e 4 settembre

La sezione provinciale di Asti della Federcaccia ha organizzato il corso di formazione per soggetti attuatori dei piani di controllo della specie cinghiale, autorizzato dalla Provincia di Asti, con D.D. 2208 del 13/08/2024, che si terrà presso i locali dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Asti (Viale Pilone, 113), nei giorni di martedì 3 e mercoledì 4 settembre 2024. I soggetti interessati che dovranno frequentare questi corsi sono i detentori di autodifese dirette e gabbie.

Per le iscrizioni telefonare alla Federcaccia di Asti al numero 0141/593356 oppure inviare una mail all’indirizzo: fidc.asti@fidc.it , entro e non oltre giovedì 29 agosto 2024, comunicando cognome, nome, luogo, data di nascita e recapito telefonico. Quota di partecipazione: 25 euro a titolo di rimborso per le spese di organizzazione da versarsi presso la sede della Federazione Italiana della Caccia di Asti (Via N. Costa, 16 – Asti) oppure direttamente la prima serata del corso.
Presentarsi al corso muniti di documento di identità valido e di biro per l’effettuazione della prova finale.

N.B.: Si ricorda che i corsi che rispettano le indicazioni della D.G.R. 20-8485 e quindi validi ai fini del Piano della Provincia di Asti per il controllo del cinghiale 2023/2027, sono quelli frequentati a partire dall’anno 2019.

Il numero massimo degli iscritti sarà di 60; nel caso si superassero i posti a disposizione, le iscrizioni verranno chiuse.

In allegato il programma del corso

corso controllo cinghiali settembre 24

Tutela dei lavoratori e lotta al caporalato; scienza, ricerca e nuove tecnologie per stimolare la produttività e la competitività e garantire la sicurezza alimentare; energia verde per ottimizzare i costi e salvaguardare l’ambiente; sinergie per rafforzare le filiere agroalimentari; macchinari agricoli di ultima generazione; agricoltura biologica, miele, prodotti dai territori; progetti per supportare i più fragili. L’agricoltura del futuro e le iniziative concrete di oggi per realizzarla sono in rassegna ogni giorno, dal 20 al 25 agosto, nello spazio di Confagricoltura al Meeting per l’amicizia dei popoli: un hub di 200 mq, presso il padiglione A3 della Fiera di Rimini, dedicato all’innovazione e al confronto per la crescita del settore e del Sistema Paese, con l’obiettivo costante di portare sulle tavole, italiane e del mondo, cibo di qualità e sostenibile.
Il ciclo di incontri all’interno dello stand di Confagricoltura è iniziato martedì 20 agosto con un incontro dedicato alla IX edizione di “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, il premio ideato da Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation, in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata, che ha l’obiettivo di sostenere il capitale umano incoraggiando e accompagnando lo sviluppo di attività imprenditoriali capaci di coniugare sostenibilità e innovazione (le candidature verranno accettate fino al 23 ottobre 2024).

Mercoledì 21 agosto è stato il turno del convegno “Agroenergie: il supporto verde alla circolarità”, durante il quale Confagricoltura ed Enel hanno fatto il punto sulle nuove frontiere dell’energia verde, con le agroenergie come pilastro fondamentale per la transizione green e l’abbattimento dei costi di produzione per le imprese agricole.

Giovedì 22 agosto, Agriturist Emilia-Romagna ha approfondito il fenomeno delle vacanze nelle aziende agricole: una tendenza in crescita che favorisce una maggiore conoscenza dei territori, delle tradizioni e dei prodotti della terra, valorizzando il settore primario. Successivamente Paolo Valentino, a lungo corrispondente del Corriere della Sera in Europa ha presenatto il suo libro “Nelle vene di Bruxelles. Storie e segreti della capitale d’Europa”, in dialogo con il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani e con il Presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti.

Questa mattina ha avuto luogo l’incontro “Ripartiamo dalla nostra terra. L’agricoltura sociale”, progetto di Confagricoltura, JTI Italia e Caritas, volto al reinserimento di ex detenuti nel mondo del lavoro. Mentre oggi pomeriggio alle 15, la Sala CONAI A2 ospiterà il talk “Transizione energetica: costi e competitività”. L’incontro, introdotto da Felice Vai, vicepresidente Compagnia delle Opere e referente Filiera Energia, vedrà Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, in dialogo con Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Ignazio Capuano, presidente Conai, Francesco Gattei, chief financial officer Eni, Maximo Ibarra, amministratore delegato Engineering, Fabrizio Palermo, amministratore delegato Acea, Roberto Sancinelli, presidente Montello S.p.A.

Inoltre, ogni giorno, le arnie della FAI – Federazione Apicoltori Italiani – mostrano a grandi e bambini lo stretto rapporto tra cibo e natura; laboratori didattici sul BIO – in collaborazione con la neonata ConfagriBIO – illustrano un comparto in costante crescita; un trattore di FederUnacoma, con simulatore di guida, anima lo spazio della Confederazione per coinvolgere i presenti nell’esperienza di un’agricoltura che interpreta le più importanti transizioni del momento: quella digitale e quella ambientale. Durante queste giornate si sta parlando, infatti, di Hubfarm – strumento innovativo sviluppato da Confagricoltura con xFarm Technologies per la pianificazione, il monitoraggio e l’analisi di tutte le attività agricole in modo integrato, su smartphone o tablet.
E’ inoltre presente un presidio di Banco Alimentare per una promozione congiunta dell’importante contributo che il settore agroalimentare può dare alla battaglia contro lo spreco di cibo e a sostegno di persone in difficoltà.

Confagricoltura comunica che è stato pubblicato sul portale del Ministero della Salute il Piano Nazionale Benessere Animale che precisa le modalità e la quantificazione dei controlli per le varie specie animali.
Il link al quale è disponibile il Piano è il seguente: Piano Nazionale Benessere Animale 2024 (PNBA), oppure è possibile scaricare la circolare del Ministero della Salute in allegato

Ministero della Salute_piano controlli benessere animale