La scadenza della presentazione delle domande è prevista per il 10 settembre 2024

Si comunica che ASPERIA, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Alessandria-Asti, intende avviare un progetto di valorizzazione del tartufo, denominato “Le tavole del tartufo”, coinvolgendo le strutture ristorative delle province di Alessandria e di Asti disponibili a proporre nei loro menu questo prodotto pregiato.
Il progetto “Le tavole del tartufo” si propone di valorizzare e promuovere il tartufo, quale eccellenza del territorio di Alessandria e di Asti, attraverso le strutture ristorative che lo impiegano nella preparazione dei loro piatti e che saranno quindi coinvolte in una campagna di comunicazione sui mass media e social media nel periodo ottobre/dicembre 2024, in occasione delle fiere e delle mostre in cui tale prodotto è protagonista.
Per partecipare all’iniziativa e beneficiare della campagna promozionale gratuita proposta, le imprese dovranno impegnarsi a proporre menù con piatti a base di tartufo nel periodo ottobre/dicembre 2024, secondo l’avviso pubblico (in allegato) presente sui siti www.asperia.it e www.aa.camcom.it
Le imprese interessate ad aderire al progetto dovranno inviare apposita domanda esclusivamente da una casella di posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo: asperia@al.legalmail.camcom.it , indicando nell’oggetto “Avviso pubblico valorizzazione del tartufo” a partire dal 12 agosto 2024 fino al 10 settembre 2024.

Per partecipare al progetto, alla PEC dovranno essere allegati:

a) domanda di adesione, disponibile sui siti www.asperia.it e www.aa.camcom.it , firmata digitalmente o con firma autografa dal titolare/legale rappresentante dell’impresa. Le istanze prive della domanda di adesione saranno automaticamente escluse;

b) copia di un documento di identità in corso di validità del titolare/legale rappresentante dell’impresa, non necessario qualora la documentazione sia firmata digitalmente.

Saranno ammesse a partecipare all’iniziativa un numero massimo di 60 strutture, tenendo conto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande e del possesso dei requisiti previsti al punto 2 dell’avviso allegato, con prelazione per quelle in possesso della nuova certificazione “Ospitalità Italiana – Rating”.

In allegato la domanda di adesione e l’avviso pubblico della Camera di Commercio

Domanda_Adesione_Tartufo_2024

AVVISO ASPERIA X TARTUFO

 

Un’estate che registra un calo di presenze negli agriturismi, questa del 2024. Le richieste vanno a rilento, sono soprattutto per soggiorni brevi e le prenotazioni last-minute rendono difficile fare previsioni”. Questo l’andamento della stagione agrituristica sintetizzato da Augusto Congionti, presidente di Agriturist.
Giugno e luglio hanno rilevato una discreta presenza di turisti, ma anche una diminuzione della durata dei soggiorni e un certo calo in quasi tutte le regioni. Oltre il 55% delle strutture registra una minore affluenza rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti, mentre solo il 20% conferma gli stessi dati delle scorse annate”, osserva Congionti.
Tra le regioni più richieste – aggiunge il presidente di Agriturist – ci sono Puglia, Toscana e Calabria, seguite da Sicilia, Piemonte, Lazio e Liguria”. Gli italiani sono circa il 48%, mentre gli stranieri provengono soprattutto dal Centro e Nord Europa. Germania, Svizzera, Inghilterra, Polonia, Bielorussia, Austria, Francia e Olanda: questi i Paesi i cui turisti prediligono la vacanza in un agriturismo italiano, a contatto con la natura, con la tradizione enogastronomica e spesso con l’arte. Non mancano però anche turisti provenienti da Israele, Stati Uniti, Canada e Australia.
Cambia il trend, con una diminuzione delle presenze e con soggiorni brevi, a discapito di permanenze più lunghe e con prenotazioni sempre più sotto data, ma cambia anche la tipologia di clientela: se prima ad affollare gli agriturismi erano le famiglie con bambini, adesso i principali ospiti sono le coppie.
Le nostre aziende agrituristiche, capaci di valorizzare la cultura e le tradizioni dei territori, stanno investendo sempre più per migliorare ulteriormente la qualità e la quantità dei servizi offerti – rimarca il presidente Congionti – ci aspettano sfide importanti, percorsi da valorizzare, primi fra tutti il turismo esperienziale e il cicloturismo, al quale stiamo dedicando una grande attenzione, anche attraverso l’accordo recentemente siglato con la Federazione Ciclistica Italiana per valorizzare un tipo di ospitalità capace di rivitalizzare, anche dal punto di vista economico, le aree rurali e i borghi”.
In Italia le aziende agrituristiche sono più di 25.000, per l’84% in aree collinari e montane. Oltre il 60% dei Comuni italiani ne ospita almeno una. Quasi la metà offre almeno tre servizi e più di una su tre è condotta da una donna.
Pur nell’incertezza del momento – conclude Congionti – l’agriturismo italiano è sicuramente, e lo sarà sempre di più, un fattore di sviluppo e di crescita dei territori”.

Confagricoltura è pronta a collaborare in modo fattivo all’attuazione delle misure contro il caporalato già previste nel cosiddetto “decreto-legge agricoltura”, a partire da quelle relative allo scambio di informazioni tra le pubbliche amministrazioni e all’istituzione dell’elenco di imprese che svolgono appalti di servizi in agricoltura.
Lo ha dichiarato l’Organizzazione degli imprenditori agricoli nel corso dell’incontro al Tavolo per il contrasto al caporalato e allo sfruttamento del Lavoro, presieduto dai ministri del Lavoro, Calderone, e dell’Agricoltura, Lollobrigida.
La lotta a questi deprecabili fenomeni resta una assoluta priorità per Confagricoltura, che ha anche avanzato specifiche proposte di merito per togliere linfa vitale ai caporali, come quella di rafforzare il servizio di collocamento pubblico e privato (con il coinvolgimento degli enti bilaterali), di riconoscere un bonus ai datori di lavoro che organizzano in proprio il sistema di trasporto degli addetti, e di concedere appositi incentivi per il recupero del patrimonio edilizio rurale da adibire ad alloggi per lavoratori stranieri.
Confagricoltura, pur apprezzando le misure introdotte in materia dal decreto agricoltura, ha anche avanzato alcune proposte correttive delle norme previste, chiedendo in particolare di escludere le imprese agromeccaniche dall’obbligo di iscrizione nell’elenco e di estendere agli operai stagionali la cassa integrazione per emergenze climatiche, anche in relazione alle ordinanze regionali che in molti territori vietano il lavoro all’aperto tra le ore 12:30 e le 16.
Resta sullo sfondo la delicata questione delle criticità relative alla gestione del sistema che regola i flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari nel nostro Paese, rispetto al quale Confagricoltura ha già da tempo avanzato un articolato progetto di miglioramento e semplificazione.

E’ stato convertito in legge il decreto-legge 15 maggio 2024, n. 63, recante disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché’ per le imprese di interesse strategico nazionale”, c.d. DL AGRI.
Le misure contenute nel DDL di conversione, di sostegno al settore primario, sono numerose. Accolti positivamente l’ampliamento della moratoria su mutui e finanziamenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che abbiano subito un calo del volume d’affari o una riduzione della produzione e l’importante proroga al 31 dicembre 2025 della sperimentazione in campo delle TEA, da sempre sostenute dalla nostra Confederazione.
Come noto, sono previste misure di sostegno in favore delle imprese che hanno registrato perdite a causa dei fenomeni siccitosi e l’incremento della dotazione del “Fondo di solidarietà̀ nazionale”, con 40 milioni di euro alle produzioni vitivinicole per i danni da peronospora.
Da segnalare, inoltre, sul fronte delle agroenergie, le misure introdotte per garantire la continuità̀ produttiva agli impianti di biogas e biometano alimentati con biomasse agricole, con l’estensione della portata applicativa dei prezzi minimi garantiti.
Sono inoltre introdotte Misure urgenti per contrastare la diffusione della peste suina africana nonché è prevista l’istituzione del Sistema informativo per la lotta al caporalato nell’agricoltura e la Banca dati degli appalti in agricoltura.

Circolare Legge 12 luglio 2024, n. 101 – DL Agri

ATTO COMPLETO

 

In occasione della prossima vendemmia, l’Ufficio Paghe di Asti Agricoltura segnala che, per procedere con le assunzioni del personale, è necessario comunicare ai nostri uffici (centrali o di zona) i dati dei lavoratori almeno due giorni prima della data di inizio del rapporto di lavoro. Importante! I nostri uffici saranno CHIUSI venerdì 16 agosto.
Ricordando inoltre che gli operai comuni addetti alla raccolta (A.R.) sono coloro che saranno esclusivamente assunti per la raccolta dell’uva (e non potranno svolgere nessun altro tipo di lavorazione seppur manuale) nel periodo che va esclusivamente dal 1° AGOSTO AL 10 NOVEMBRE, rammentiamo i documenti necessari per procedere con l’assunzione:

1) copia carta d’identità del dipendente con indirizzo di residenza corretto

2) copia codice fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate

3) qualora siano lavoratori extra comunitari, copia del permesso di soggiorno in corso di validità o ricevuta di rinnovo pagata in posta

4) delega ai nostri uffici per procedere con l’assunzione in cui dovranno essere indicati obbligatoriamente data di inizio e fine rapporto, mansioni e giornate presunte.

Ricordiamo infine che non è necessaria l’assunzione per i parenti fino al quarto grado (genitori e figli, nonni, nipoti, fratelli e sorelle, bisnonni, bisnipoti, nipoti, zii paterni e materni, pronipoti, cugini, prozii)

Info: Ufficio Paghe (paghe3@confagriasti.com – paghe5@confagriasti.com)

ORARI DEGLI UFFICI: LUNEDI  – VENERDI DALLE ORE 8 ALLE ORE 13

E DAL LUNEDI AL GIOVEDI DALLE ORE 14 ALLE ORE 17.30 – VENERDI POMERIGGIO CHIUSO

 

Ricordiamo che in vendemmia oltre al LAVORO SUBORDINATO A TEMPO DETERMINATO esiste anche il LAVORO SUBORDINATO OCCASIONALE A TEMPO DETERMINATO, al quale possono accedere le seguenti categorie:

1) Disoccupati (registrati presso il Centro per l’Impiego)

2) Percettori di ammortizzatori sociali (es. NASPI, DISCOL, REDDITO DI CITTADINANZA)

3) Giovani con meno di 25 anni di età se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un qualsiasi istituto scolastico di ogni ordine e grado

4) Pensionati di vecchiaia o anzianità

 

Per maggiori informazioni è possibile cliccare sul seguente link:

CONTRATTI DI LAVORO IN VENDEMMIA