E’ stata rinnovata la convenzione con FCA Italy valida esclusivamente per gli Associati a Confagricoltura. L’accordo prevede un trattamento di miglior favore per l’acquisto di autovetture nuove del gruppo FCA (Fiat, Abarth, Lancia, Alfa Romeo, Jeep, Fiat Professional). Ogni mese sarà pubblicato, nell’Area Riservata, il bollettino con gli sconti su modelli mirati.

In allegato l’accordo siglato tra Confagricoltura e FCA Italy

Accordo-FCA-2021

Il 22 gennaio scorso la Commissione Europea ha autorizzato cinque colture geneticamente modificate (mais e soia) e ha rinnovato l’autorizzazione per tre colture di mais utilizzate per alimenti e mangimi. Tutti questi OGM sono stati sottoposti a una procedura di autorizzazione completa e rigorosa, inclusa una valutazione scientifica favorevole da parte dell’EFSA. Le decisioni di autorizzazione non riguardano la coltivazione. Gli Stati membri non hanno raggiunto una maggioranza qualificata né a favore né contro nella riunione del comitato permanente e neppure al successivo comitato di appello. La Commissione Europea ha quindi il dovere legale di procedere con le autorizzazioni. Le autorizzazioni sono valide per 10 anni.

Cambio della guardia ai vertici del Consorzio dell’Asti D.O.C.G.. Oggi alle 14,30, presso la sede di Piazza Roma ad Asti, ha avuto luogo un incontro durante il quale sono stati presentati ufficialmente il nuovo Presidente del Consorzio e il Comitato di Presidenza. A guidare il prestigioso ente astigiano per il prossimo triennio sarà Lorenzo Barbero. Classe 1961, enologo, grande appassionato di vini spumanti e Vermouth e direttore dello stabilimento Campari di Canale d’Alba, Barbero succede a Romano Dogliotti, storico e rinomato produttore del territorio, in carica dal 2017. A fianco di Barbero lavoreranno i Vicepresidenti del neo-eletto Comitato di Presidenza, che sono: Stefano Ricagno in qualità di Vicepresidente Senior, Piergiorgio Castagnotti, Flavio Giacomo Scagliola, Massimo Marasso e Bruno Fortunato.
Mi accingo ad assumere questo ruolo – afferma il neo presidente Barbero – con l’entusiasmo e la passione che devo a una grande denominazione e ad un comparto che ha saputo affrontare al meglio la difficile prova dell’anno appena passato. Sono molte le sfide future che ci attendono e che devono trovarci uniti e coesi con l’unico obiettivo di far crescere la denominazione in termini di volumi e di valore, ma anche di percezione di quello che realmente sono l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti: prodotti da un territorio unico al mondo. Ci impegneremo al massimo per portare avanti questi propositi”.
Lascio l’incarico di Presidente di un Consorzio che è tornato a fare comunicazione e marketing, a interessarsi al territorio Patrimonio Unesco e ai mercati italiani ed esteri, dando voce alle diverse anime di una filiera che ha saputo operare a favore del mondo dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti Docg“, dichiara il presidente uscente Romano Dogliotti. “I dati del 2020 ci consegnano l’immagine concreta di un comparto in salute che, proprio nell’anno terribile della pandemia, è riuscito a resistere con strategie diversificate. Per il futuro mi auguro che il Consorzio, d’intesa con tutti gli attori della filiera produttiva, dai vignaioli alle Case spumantiere, dalle cooperative ai vinificatori, sappia trovare ancora di più quell’unità e quell’intesa che merita una denominazione così importante non solo per il Piemonte, ma per l’Italia e il Made in Italy”.

I risultati del Consorzio dell’Asti nel 2020

Nonostante l’anno difficile appena trascorso, le bollicine aromatiche piemontesi chiudono il 2020 con numeri importanti a livello mondiale, registrando una crescita dell’8,4% rispetto al 2019, per un totale di 91.590.374 di bottiglie prodotte, rispetto alle 84.490.188 dell’anno precedente. In particolare, sono state prodotte 53.420.736 bottiglie di Asti Docg (nel 2019 erano 51.210.932) e 38.169.638 bottiglie di Moscato d’Asti Docg (nel 2019 erano 33.169.638).
A livello globale, si segnala la grande performance degli Stati Uniti, dove sono stati esportati oltre 28 milioni di bottiglie contro i 20 del 2019, e dove a fare da padrone è stato il Moscato d’Asti Docg, che è passato dai 15 milioni di bottiglie agli oltre 22 milioni, a testimonianza del crescente apprezzamento dei consumatori d’oltreoceano nei confronti di un prodotto storico della tradizione vitivinicola piemontese.
L’Asti Docg, invece, è riuscito a conquistare un’importante fetta di mercato in UK, con un incremento di quasi 2 milioni di bottiglie, mentre la Russia si conferma primo mercato estero con quasi 11 milioni di bottiglie.
Nel mondo, l’Asti Spumante Docg segna un 55,3% di esportazioni in Europa, cui seguono Russia (21,9%), Nord e Sud America (16,5%) ed Asia (8,8%), mentre il Moscato d’Asti Docg conta su un 72,4% di esportazioni in Nord e Sud America, mentre i valori di Europa e Asia sono rispettivamente 18,3% e 8,6%.

 

 

 

Il neo presidente del Consorzio dell’Asti D.O.C.G., Lorenzo Barbero e il brindisi beneaugurale da parte del Comitato di Presidenza appena costituitosi

Confagricoltura e Assoverde, supportati da un Comitato tecnico e scientifico, hanno avviato un percorso di confronto e di collaborazione con i principali operatori del settore del verde, pubblici e privati, per la stesura di un “Libro Bianco”, come sfida e occasione “Per un Neorinascimento della cura e della gestione del verde”. La pandemia ha messo in luce il grande beneficio che il verde urbano può apportare alla vita quotidiana: parchi, giardini e, più in generale, piante e alberi negli spazi delle città contribuiscono significativamente alla sensazione di benessere derivante dalla loro fruizione o dalla loro semplice presenza. Di qui la necessità di un cambio di passo nelle metodiche di cura del verde, che spesso risultano obsolete o di scarsa qualità rispetto agli standard imposti dalle nuove conoscenze e sensibilità.
Con l’aggravarsi delle problematiche ambientali, che molte ricerche internazionali considerano connesse con la salute e tra le cause principali di molte malattie, questi temi sono ormai improrogabili e richiedono la collaborazione di tutti.
Ai primi tavoli tecnici Confagricoltura e Assoverde hanno coinvolto referenti istituzionali, interlocutori politici, tecnici delle amministrazioni, università, enti di ricerca, associazioni di categoria, imprenditori e professionisti.
I prossimi appuntamenti, aperti a quanti vorranno aderire, scandiscono un percorso che vuole diventare permanente per raccogliere, ogni anno, all’interno del Libro Bianco, soluzioni e proposte concrete per indirizzare l’azione istituzionale verso ulteriori energie, norme e regolamenti più adeguati e con idonee coperture economiche e finanziarie.
Allegato al Libro Bianco è il “Quaderno Tecnico” che illustra le soluzioni innovative provenienti dal mondo imprenditoriale. La difesa della biodiversità e un nuovo equilibrio tra l’uomo e la natura rimangono gli obiettivi di base di questo libro. Vari tavoli tecnici seguiranno a breve. I primi risultati saranno illustrati nella prossima edizione della fiera MyPlant&Garden, mentre la presentazione ufficiale è prevista in due giornate di convegno, in primavera.

Dal 1° marzo prossimo aumenterà del 100% la tassa sulle esportazioni di grano dalla Federazione Russa. Il prelievo – rileva Confagricoltura – passerà da 25 a 50 euro a tonnellata e resterà in vigore fino al 30 giugno, data di conclusione della campagna di commercializzazione. Sempre dall’inizio di marzo, una tassa sarà introdotta anche sull’export di mais e orzo.
Le autorità russe hanno dichiarato che la tassazione delle esportazioni di cereali punta a contenere l’aumento dei prezzi sul mercato interno”, rileva il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti. “Le decisioni prese a Mosca stanno a indicare la fragilità e le condizioni di profonda incertezza che continuano a caratterizzare i mercati mondiali a causa della pandemia. Nel 2020, secondo gli ultimi dati del WTO, il commercio internazionale ha subito una contrazione di circa l’8% rispetto all’anno precedente. Le misure prese a livello europeo per contrastare la seconda ondata della pandemia e le nuove varianti del virus continuano a frenare i consumi alimentari extra-domestici”. “In questo quadro – prosegue Giansanti – è assolutamente giustificata la proposta lanciata dalla Commissione europea di rivedere il quadro straordinario per la concessione degli aiuti di Stato alle attività produttive durante la pandemia, con l’estensione della durata fino al 31 dicembre prossimo e l’aumento dei massimali per azienda“.
La proposta della Commissione è stata trasmessa per consultazione agli Stati membri e va nella direzione che abbiamo sollecitato nei giorni scorsi”, evidenzia il presidente di Confagricoltura. “Ci auguriamo, quindi, che venga accolta e varata in tempi brevi, per assicurare la possibilità di destinare alle imprese agricole i sostegni pubblici necessari al fine di continuare a garantire la produzione e i rifornimenti dei prodotti destinati all’alimentazione”.