Il CREA-PB – Centro di Politiche e Bioeconomia, nell’ambito della promozione della sua azione sul territorio nazionale ha preparato l’allegato opuscolo divulgativo che illustra la RICA, ovvero la Rete di Informazione Contabile Agricola.
La RICA è una indagine campionaria annuale istituita dalla Commissione Economica Europea nel 1965, con il Regolamento CEE 79/56 e aggiornata con il Reg. CE 1217/2009 e s.m.i. Essa viene svolta, in Italia a partire dal 1968, con un’impostazione analoga in tutti i Paesi Membri dell’Unione Europea e rappresenta l’unica fonte armonizzata di dati microeconomici sull’evoluzione dei redditi e sulle dinamiche economico-strutturali delle aziende agricole.
La RICA è utilizzata per la giustificazione degli aiuti pubblici all’agricoltura cofinanziati dall’Unione Europea, per la valutazione dell’importanza delle imprese agricole come fornitori di beni comuni. Le informazioni raccolte con la RICA consentono inoltre di rispondere ai fabbisogni della ricerca e dei servizi alla consulenza aziendale, attraverso una serie di variabili ed indici sulle caratteristiche tecniche, economiche, patrimoniali e reddituali delle aziende agricole.

In allegato l’opuscolo informativo

RICA

 

Si è svolto mercoledì 15 febbraio, l’incontro tra il presidente del Consiglio Regionale Stefano Allasia e i vertici di Confagricoltura in vista dell’elaborazione del bilancio per l’anno 2023 della Regione Piemonte.
Negli ultimi decenni le politiche europee hanno chiesto agli agricoltori di produrre sempre di meno: oggi invece è necessario tornare a produrre di più. Siamo il primo settore dell’economia del Paese e dobbiamo essere messi nelle condizioni di poter lavorare grazie a politiche che incentivino la produzione, nel rispetto della salute del consumatore e dell’ambiente”. Lo ha affermato Enrico Allasia presidente di Confagricoltura Piemonte, sottolineando che l’agricoltura in questo momento si trova ad affrontare sfide molto serie per le quali servono strumenti nuovi e lungimiranza nella pianificazione delle prossime scelte colturali.
Il direttore di Confagricoltura Piemonte, Lella Bassignana ha rammentato quanto accaduto nel 2022, anno caratterizzato da un andamento meteorologico con pochi riscontri nel passato, che ha sottoposto a un pesante stress tutte le coltivazioni, con ripercussioni sulle produzioni e le rese. “Purtroppo, è un fenomeno che non accenna a rientrare in parametri più ordinari neanche nell’attuale stagione. Abbiamo infatti già alcuni pessimi riscontri per il mese di gennaio e gli inizi di febbraio, che evidenziano la scarsità di precipitazioni, anche nevose, e il fatto che gli alvei dei fiumi siano già quasi completamente in secca” ha concluso il direttore.
Confagricoltura Piemonte come portavoce del mondo agricolo ha chiesto che negli impegni di spesa del nuovo bilancio siano inseriti fondi per investire nella ricerca, avviare velocemente la fase operativa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finalizzata a creare una rete idraulica in grado di rispondere ai cambiamenti climatici, ripensare a una strategia per il contenimento degli ungulati con indennizzi equi agli agricoltori e a snellire le procedure per i rimborsi dei danni da siccità.

Nei giorni scorsi AGEA ha emanato le istruzioni operative e aperto l’applicativo per la presentazione delle domande di sostegno a favore delle imprese florovivaistiche che hanno subito sensibili incrementi di costi energetici nel semestre marzo-agosto 2022 (DM 19 ottobre 2022 n. 532191), per le quali è stata destinata la somma di 25 milioni di euro.
Possono beneficiare del sostegno le imprese agricole di produzione primaria di fiori e piante ornamentali, inscritte all’INPS, iscritte all’Anagrafe delle aziende agricole (SIAN) e con un fascicolo aziendale valido al momento della presentazione della domanda, avente uno dei seguenti codici ATECO:

– 1.19.1, limitatamente alle imprese agricole che dimostrino di utilizzare forme di riscaldamento delle superfici agricole utilizzate con propri impianti localizzati in azienda (riscaldamento basale);
– 1.19.2;
– 1.30, limitatamente alle imprese agricole che dimostrino di utilizzare forme di condizionamento di apprestamenti protetti o di condizionamento delle superfici agricole utilizzate, con propri impianti localizzati in azienda.

I costi da considerare sono quelli sostenuti dall’azienda per l’acquisto di una o più delle seguenti risorse energetiche: energia elettrica, gas metano, G.P.L., gasolio e biomasse utilizzate per il riscaldamento e/o raffrescamento delle coltivazioni nel semestre 1° marzo – 31 agosto 2022.

Con il Regolamento (UE) 2022/470 la Commissione Europea ha previsto l’aiuto all’ammasso privato per la carne suina, concesso soltanto per quantitativi di carni fresche o refrigerate che non sono stati ancora conferiti all’ammasso. Si tratta di uno dei provvedimenti del più complessivo “pacchetto” che la Commissione Europea ha previsto a breve e medio termine per fronteggiare la crisi dei mercati europei, rafforzare la sicurezza alimentare mondiale e sostenere agricoltori e consumatori dell’UE.
Le domande di aiuto all’ammasso privato per le categorie di prodotti riportati nell’allegato del Regolamento possono essere presentate a decorrere dalla data del 25 marzo 2022 fino al 29 aprile 2022 e si riferiscono ad un periodo di ammasso di 60, 90, 120 o 150 giorni. Ogni domanda riguarda una categoria di prodotto indicata nell’elenco dell’allegato e per un quantitativo minimo di 10 tonnellate per i prodotti disossati e di 15 tonnellate per gli altri prodotti.
Ad avviso di Confagricoltura la misura non avrà un sufficiente impatto per affrontare lo stato di crisi. Per tale ragione si sta continuando a chiedere misure più dirette per supportare il reddito degli allevatori e più in linea con la realtà della produzione italiana.

Con un plafond di 60 milioni di euro, la misura “Generazione Terra” è finalizzata a favorire lo sviluppo e il consolidamento delle superfici condotte nell’ambito di un’attività agricola o per l’avvio di una nuova impresa agricola, mediante l’acquisto di un terreno. Possono accedere alla misura giovani di età non superiore a 41 anni, non compiuti alla data di presentazione della domanda. Altre specifiche qui.
La misura prevede l’acquisto del terreno da parte di ISMEA e l’assegnazione, con patto di riservato dominio, del medesimo fondo al richiedente con l’impegno di rimborsare ISMEA entro un termine compreso tra 15 e 30 anni.
Le risorse a disposizione, pari a complessivi 60 milioni di euro, sono così ripartite:

– 25 milioni di euro destinati a giovani imprenditori agricoli e giovani startupper con esperienza per operazioni fondiarie localizzate nel Centro-Nord (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto, Lazio, Marche, Toscana e Umbria);
– 25 milioni di euro destinati a giovani imprenditori agricoli e giovani startupper con esperienza per operazioni fondiarie localizzate nel Sud e nelle Isole (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia);
– 10 milioni di euro destinati ai giovani startupper con titolo.

Il valore massimo del finanziamento di ISMEA, comprensivo degli oneri (spese notarili, tasse, imposte, ecc.), è fissato in 1.500.000 di euro in caso di giovani imprenditori agricoli e giovani startupper con esperienza e 500.000 euro in caso di giovani startupper con titolo (GST). ISMEA acquista il terreno pagandolo in un’unica soluzione.
Attendevamo una misura che segnasse un cambio di passo per facilitare l’accesso alla terra e al credito, i principali ostacoli per l’insediamento dei giovani in agricoltura – dice Alessandro Sconfienza, presidente dei Giovani della Confagricoltura di Asticome chiesto dalla nostra associazione le misure acquisiranno carattere strutturale e verranno riproposte di anno in anno. Siamo fiduciosi che i fondi a disposizione possano aumentare ulteriormente in futuro“.
I richiedenti devono presentare domanda esclusivamente in via telematica, utilizzando la modulistica disponibile sul portale Strumenti ISMEA (si veda anche l’informativa ISMEA- Generazione Terra).
L’accesso alla misura avviene con una procedura a sportello, con prenotazione della disponibilità fino ad esaurimento dei fondi disponibili.
Per tutte le altre informazioni, è possibile consultare il link:

https://www.ismea.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4652