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Siamo soddisfatti per la conferma anche per il 2021 degli incentivi agli impianti di produzione di energia elettrica alimentati a biogas, con potenza elettrica non superiore a 300 kW e facenti parte del ciclo produttivo di un’impresa agricola e di allevamento. Portiamo a casa un nostro grande risultato, che sottolinea l’importanza strategica delle bioenergie, un modello di sviluppo che mette al centro la sostenibilità, l’economia circolare e l’innovazione tecnologica. In Italia si contano quasi 2.000 impianti e più di 12.000 occupati”.
Questo il commento del presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, in relazione alla conversione in legge del DL Milleproroghe, che ha concluso ieri in tarda serata il suo iter nelle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio della Camera e che lunedì verrà approvato dall’Aula.
Particolare soddisfazione anche per l’approvazione dell’emendamento che proroga la validità dei patentini fitosanitari, come richiesto da Confagricoltura, e degli attestati per le macchine irroratrici a tutto il 2021. Le Commissioni hanno anche approvato il rinvio della scadenza del bonus vacanze (tax credit vacanze) dal 30 giugno al 31 dicembre di quest’anno; il programma triennale di pesca e acquacoltura; le disposizioni a favore delle popolazioni dei territori dell’Italia centrale colpiti dal sisma del 2016 e i finanziamenti agevolati per le imprese agricole di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.
Per ragioni di tempo – per la conversione in legge, il testo deve essere approvato dal Senato entro il 1° marzo – il documento approvato stanotte in Commissione non subirà ulteriori modifiche nei successivi passaggi del suo iter e può pertanto considerarsi definitivo.

In riferimento ai certificati di abilitazione all’acquisto e agli attestati di funzionalità delle macchine irroratrici, si segnala che secondo una nota del Mipaaf trasmessa alle Regioni la proroga di validità delle abilitazioni/attestati è da intendersi riferita a:

– abilitazioni /attestati in scadenza o scadute antecedentemente al 2020 ma in corso di rinnovo;
– abilitazioni/attestati in scadenza nel 2020;
– abilitazioni/attestati che scadranno nel 2021, nel perdurare della fase di emergenza.

L’interpretazione è peraltro in linea con un emendamento presentato da Confagricoltura nell’ambito della conversione in legge del Decreto “mille proroghe”, che intende estendere ulteriormente la proroga già prevista per il 2020 alle abilitazioni/attestati in scadenza nel 2021.

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L’INPS ha disposto il differimento del pagamento della IV rata 2020 dovuta dai lavoratori autonomi agricoli (CD, IAP, CM) con scadenza originaria 16 gennaio 2021 – e prorogata al 16 febbraio 2021 dal cosiddetto decreto Milleproroghe (art. 10, c. 6, del decreto-legge n. 183/2020), in attesa della messa a disposizione della procedura per richiedere l’esonero contributivo per i mesi di novembre e dicembre 2020 ai sensi degli articoli 16 e 16 bis del cd. “decreto Ristori” (legge 18 dicembre 2020 n. 176). Il differimento è stato disposto dall’INPS “fino alla comunicazione degli importi contributivi da versare” a seguito della presentazione dell’istanza di sgravio da parte degli interessati (ancora non disponibile). La comunicazione degli importi sarà effettuata dall’INPS con apposita news individuale nel “Cassetto previdenziale Autonomi in agricoltura”, nella quale saranno fornite le indicazioni per provvedere al versamento.
Le Unioni Agricoltori, non appena l’INPS renderà note le procedure, provvederanno a informare i soci circa le modalità e gli importi dei pagamenti.

Il decreto legge 31 dicembre 2020, n. 183 cosiddetto “Milleproroghe” – “Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, di realizzazione di collegamenti digitali, di esecuzione della decisione (UE, EURATOM) 2020/2053 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, nonché in materia di recesso del Regno Unito dall’Unione europea”, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 323 del 31 di scorso. Il provvedimento è stato incardinato alla Camera dei Deputati ed è stato assegnato in sede referente alle Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio.
In sede di discussione parlamentare Confagricoltura si è attivata per chiedere la proroga su sugar tax, plastic tax, esonero contributivo per imprenditori agricoli e coltivatori diretti, un indennizzo per l’usura di treni agricoli e macchine agricole, per la definizione di rifiuti urbani e per gli incentivi per gli impianti di biogas. Qui sotto sono riportati alcuni tra i più importanti provvedimenti previsti dal decreto.

Coltivatori diretti e imprenditori agricoli, non si paga (per il momento) la rata in scadenza il 16 gennaio

Con il decreto “Milleproroghe” è stata prevista in favore degli imprenditori agricoli professionali, coltivatori diretti, mezzadri e coloni beneficiari dell’esonero contributivo per i mesi di novembre e dicembre 2020 previsto dal cosiddetto “decreto Ristori” (legge 18 dicembre 2020 n. 176), la sospensione dal pagamento della rata in scadenza al 16 gennaio 2021 fino alla comunicazione, da parte dell’ente previdenziale, degli importi contributivi da versare e comunque non oltre il 16 febbraio 2021.

Smart working semplificato fino al 31 marzo

All’articolo 19, allegato 1, punto 29, è stata prevista la proroga dello smart working semplificato. In particolare viene prorogata fino alla data di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e comunque non oltre il 31 marzo 2021, la vigenza delle norme (commi 3 e 4 dell’art. 90 della legge n. 77/2020) che semplificano il ricorso al lavoro agile attraverso specifiche deroghe all’ordinaria disciplina di legge (legge n. 81/2017), quali la comunicazione semplificata al Ministero del Lavoro, l’adozione dello smart working anche in assenza di accordi individuali. Inoltre gli obblighi di informativa in materia di salute e sicurezza possono essere assolti in via telematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile dall’INAIL.

Proroga dell’esonero per la certificazione antimafia

Il comma 4 dell’articolo 10 del decreto dispone una proroga al 31 dicembre 2021 del termine di efficacia dell’esonero dagli obblighi di deposito della documentazione e dell’informativa antimafia per i terreni agricoli che usufruiscono di fondi europei per importi non superiori a 25.000 euro.
L’ulteriore proroga della disposizione introdotta con il D.L.113/2018, convertito, con modificazioni, nella legge 1° dicembre 2018, n,132, è stata richiesta da Confagricoltura, per non gravare con ulteriori oneri burocratici, sulle aziende agricole.

Siamo soddisfatti per la conferma anche per il 2020 degli incentivi agli impianti di produzione di energia elettrica alimentati a biogas, con potenza elettrica non superiore a 300 kW e facenti parte del ciclo produttivo di un’impresa agricola e di allevamento. Portiamo a casa un nostro grande risultato, che sottolinea l’importanza strategica delle bioenergie, un modello di sviluppo che mette al centro la sostenibilità, l’economia circolare e l’innovazione tecnologica. In Italia si contano quasi 2 mila impianti e più di 12 mila occupati”. Questo il commento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in relazione alla conversione in legge del DL Milleproroghe, che ha concluso il suo iter nelle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio della Camera e che lunedì verrà approvato dall’aula (il governo ha posto la fiducia per accelerare i tempi di approvazione).
Il Milleproroghe ha anche confermato il ‘bonus verde’, come avevamo sollecitato – ha proseguito Giansanti – era importante dare continuità a uno strumento che comunque riteniamo potrà essere ulteriormente migliorato”.
E’ stata accolta anche la nostra richiesta di prorogare di un anno l’esenzione della certificazione antimafia – ha proseguito il presidente di Confagricolturabisogna attrezzarsi a dovere per un obbligo che interessa circa un milione di agricoltori beneficiari dei fondi europei”.
Grazie all’azione di Confagricoltura è stato prorogato il passaggio al nuovo sistema di denuncia contributiva mensile all’INPS per le giornate di lavoro svolte dagli operai agricoli (Uniemens agricolo). La proroga si è resa necessaria per le difficoltà procedurali connesse al nuovo sistema. Però in tre mesi non si risolvono problemi molto complessi”.