“Condividiamo i motivi e, soprattutto, gli obiettivi che sono alla base della proposta, lanciata nei giorni scorsi dal presidente di Italmercati, Pallottini. Ci auguriamo che l’iniziativa abbia successo per poter dare il nostro contributo ai lavori”. Lo ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, in merito alla proposta di Italmercati per la costituzione di una Consulta permanente con la partecipazione di tutti i rappresentanti degli operatori coinvolti a diverso titolo nell’attività dei mercati all’ingrosso: dai produttori agricoli ai grossisti, dalle società di gestione fino alle organizzazioni della logistica.
“I rapporti tra le diverse parti che compongono la filiera agroalimentare – rileva Giansanti – non dovrebbero esaurirsi nella discussione degli aspetti economici. Dovrebbero estendersi alle prospettive, per tentare di definire una visione condivisa di sviluppo che tornerebbe particolarmente utile anche ai ministeri competenti. Ecco perché sosteniamo la proposta del presidente Pallottini”. “L’emergenza coronavirus – sottolinea ancora il presidente della Confagricoltura – ha reso evidente a tutti che il sistema agroalimentare italiano è solido. Sono stati garantiti i rifornimenti, anche di prodotti allo stato fresco”.
“Sono, però, emerse alcune difficoltà di fondo relative all’incontro tra domanda ed offerta, che possono essere superate grazie ad un dialogo strutturato e costante tra tutti i portatori di interesse, avendo sempre presenti le richieste e le esigenze dei consumatori”.
“La pandemia cambierà la domanda e le modalità di acquisto dei prodotti destinati all’alimentazione – conclude il presidente di Confagricoltura. “Dobbiamo prepararci a gestire al meglio il cambiamento”.
Archivio per mese: Agosto, 2020
“Chiediamo al Parlamento Europeo di prendere posizione a favore dell’invarianza in termini reali del bilancio pluriennale per l’agricoltura”. E’ la richiesta avanzata dal presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, in una lettera indirizzata agli europarlamentari italiani, in vista dei prossimi passaggi a livello istituzionale per la definitiva approvazione dell’accordo raggiunto tra i Capi di Stato e di Governo sul piano di rilancio dell’economia e sul bilancio dell’Unione per il periodo 2021-2027.
“L’accordo è di fondamentale importanza – sottolinea Giansanti – per il futuro del processo di integrazione europea e per la salvaguardia del mercato unico. Con riferimento, però, al bilancio dell’Unione per i prossimi sette anni, alcuni aspetti possono essere migliorati grazie all’azione del Parlamento Europeo”.
Confagricoltura ricorda che il Consiglio Europeo ha concordato per l’agricoltura una dotazione finanziaria per il 2021-2027 inferiore del 10% in termini reali rispetto a quella assegnata per il periodo in scadenza alla fine di quest’anno. In valore assoluto, la riduzione ammonta nel complesso a 40 miliardi di euro.
“Nell’ambito, poi, dei fondi che saranno mobilitati per il ‘Next Generation UE’ – rileva il presidente di Confagricoltura – lo stanziamento previsto per lo sviluppo rurale è di 7,5 miliardi. Appena l’1% sul totale. Una somma troppo limitata per un settore che l’emergenza sanitaria ha messo in luce come essenziale”.
“Sulla base delle indicazioni già formulate dalla Commissione – prosegue Giansanti – il nostro settore sarà chiamato ad assumere nuovi impegni per una maggiore sostenibilità ambientale, per la tutela della biodiversità e delle risorse naturali. Ai nuovi impegni, però, deve corrispondere un volume di risorse adeguate per le necessarie innovazioni tecnologiche e per il supporto dei redditi”.
Una richiesta analoga a quella di Confagricoltura è stata lanciata nei confronti degli europarlamentari spagnoli dall’Asaja, l’associazione dei giovani agricoltori.
A seguito del gravissimo evento calamitoso del 01/08/2020 che ha fortemente colpito il nostro territorio,
– effettuati numerosi sopralluoghi e verifiche e rilevato che la maggior parte delle aziende agricole hanno subito danni alle colture e alle strutture,
– richiamati il DL 102 del 2004, che definisce le modalità di accesso agli aiuti del Fondo di Solidarietà Nazionale e le DGR 25-4316 del 2016 e 20-6838 del 2018 che definiscono le procedure per attivazione e gestione delle procedure e degli interventi,
alcuni comuni astigiani si sono immediatamente attivati per la richiesta di riconoscimento della CALAMITA’ NATURALE sul proprio territorio di competenza e ritenendo necessario con tempestività rilevare, attraverso le puntuali segnalazioni, tutte le situazioni di danno.
Si consiglia di conservare foto e documentazione dei danni, ricordando che le aziende che possono presentare la segnalazione devono essere iscritte alla Camera di Commercio e all’Anagrafe Agricola della Regione Piemonte e avere dimensione aziendale di almeno 104 giornate lavorative.
In allegato il modello A, redatto dalla Regione Piemonte per le attività agricole, al fine di raccogliere in forma preliminare tutte le segnalazione di danno, che possono essere consegnate compilate o inviate tramite e-mail al proprio Comune, allegando documento di identità e eventuali foto. Questi modelli devono essere presentati entro lunedì 10/08/2020.
In allegato anche la scheda B per richiedere risarcimenti in seguito a danneggiamenti al proprio patrimonio edilizio privato.
Confagricoltura Asti e tutto il mondo agricolo astigiano piangono Luca Durandi, imprenditore e storico socio dell’organizzazione agricola astigiana, morto nella notte tra venerdì e sabato all’età di 91 anni.
Socio fondatore di Confagricoltura Asti (che all’epoca era conosciuta come Unione Provinciale Agricoltori), di cui è stato vicepresidente per 15 anni, Durandi è stato un personaggio di riferimento per tutto il comparto agricolo astigiano, all’interno del quale si è sempre distinto per la sua saggezza e lungimiranza. Attivo e propositivo il suo ruolo anche in seno all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia di Asti.
Uomo dotato di grande sensibilità morale e professionale, Durandi ha lavorato tutta la vita con impegno e dedizione per lo sviluppo dell’organizzazione agricola astigiana, contribuendo al raggiungimento di prestigiosi traguardi. La sua conoscenza nell’ambito del settore primario era veramente sconfinata e il suo sapere ha sempre rappresentato una risorsa per tutti i giovani che decidevano di intraprendere questa attività.
Lo scorso anno, in occasione del suo 90° compleanno, è stata organizzata una festa in suo onore, presso la sede di Confagricoltura Asti, dove dirigenti e collaboratori dell’Unione hanno festeggiato insieme a lui questo importante traguardo e lo hanno omaggiato per il grande impegno profuso nel corso della sua vita, per l’associazione e per il settore agricolo locale.
La sua azienda, a vocazione cerealicola, denominata “Torre di Batibò”, situata a Vaglierano Basso (frazione di Asti), è attualmente guidata dal figlio Jacopo, che con la stessa cura e dedizione del padre, sta portando avanti questa attività, parallelamente alla gestione della magnifica e antica dimora storica. All’interno del podere è infatti presente una residenza nobiliare risalente ai primi anni del ‘500, recentemente ristrutturata e adibita a location per matrimoni, eventi di vario genere, feste private e meeting aziendali.
Luca Durandi oltre al figlio Jacopo lascia anche la moglie Maria Rosa. I funerali avranno luogo martedì 4 agosto, alle ore 9,30, presso la chiesa parrocchiale di Celle Enomondo.
Tutto lo staff di Confagricoltura Asti porge alla famiglia le più sentite condoglianze ed il direttore Mariagrazia Baravalle ci tiene a ricordare: “Da giovane laureata nei primi anni ’90 ho avuto modo di partecipare ad interessanti lezioni in campo di forestazione da parte del dottor Durandi, pioniere nel settore e, con piacere e commozione, arrivando un anno fa alla guida di Confagricoltura Asti, avevo avuto modo di reincontrarlo dopo quasi 30 anni, riscontrando in lui una lucidità straordinaria di analisi nonché un affetto enorme nei confronti della nostra organizzazione, di cui è stato fondatore”.
Luca Durandi (terzo da sinistra), l’anno scorso durante i festeggiamenti per il suo 90° compleanno, presso la sede di Confagricoltura Asti
Lo scorso 23 luglio si è riunita l’assemblea del GAL Basso Monferrato Astigiano che ha provveduto al rinnovo delle cariche sociali. In rappresentanza di Confagricoltura Asti è entrata nel CdA il direttore Mariagrazia Baravalle, che così si è subito espressa: “Il GAL (Gruppo di Azione Locale) è uno strumento fondamentale nella gestione dei fondi comunitari volti a sostenere e migliorare le attività economiche, sociali e culturali delle nostre colline, siano esse di matrice sia pubblica che privata. Ringraziamo il nostro rappresentante Claudio Durando di Cocconato che è stato un valido supporto al GAL nel periodo che si è chiuso oggi, sulla sua scia contiamo di tutelare e rafforzare il settore agricolo nel territorio interessato”. Il Consiglio risulta ora così composto: Mario Sacco (Confcooperative), Campia Roberto (in rappresentanza della Associazione Nazionale Città della Nocciola, nonché sindaco di Castellero), Franco Luigi (Coldiretti), Gotta Claudio (sindaco di Montemagno), Lavagno Paolo (in rappresentanza dell’Associazione Turistica Proloco di Ponzano Monferrato, nonché sindaco di Ponzano), Migliasso Davide (sindaco di San Damiano), Murgia Antonello (sindaco di Piovà Massaia), Musso Silvio (Cia), Ormea Elsa (sindaco di Cossombrato), Rago Antonio (sindaco di Castelnuovo don Bosco). Nella prima seduta del Consiglio lo scorso 29 luglio è stato eletto presidente Mario Sacco.
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