Lunedì 2 maggio è stato pubblicato sul sito internet dell’Ente Bilaterale Agricolo Nazionale il bando 2022 per il finanziamento di attività formative obbligatorie in materia di salute e sicurezza dei lavoratori agricoli (www.enteeban.it).

Dopo l’interesse suscitato dalle edizioni degli scorsi anni, l’EBAN (sotto la Presidenza Confagricoltura) ha infatti voluto riproporre questa importante iniziativa che contribuisce a garantire ai datori di lavoro e ai lavoratori aderenti al sistema della bilateralità la possibilità di svolgere, con finanziamento a carico dell’Ente, corsi in materia di salute e sicurezza obbligatoria.

Vale la pena di ricordare peraltro che esso costituisce l’unico strumento di finanziamento a fondo perduto dei citati obblighi formativi, dato che i fondi interprofessionali per la formazione continua, quale FOR.AGRI, non possono più finanziare questa tipologia di corsi ai sensi del Regolamento dell’Unione Europea n.651/2014.

Nel rinviare ad un’integrale lettura dei documenti che sono stati pubblicati sul sito dell’EBAN (www.enteeban.it), si riassumono qui di seguito gli elementi essenziali del bando:

  • vengono messi a disposizione 1.000.000,00 euro, ripartiti in tre aree territoriali (nord: 30%, centro: 30%, sud: 40%);
  • sono ammessi progetti aziendali, di gruppo/rete e territoriali con massimali di finanziamento differenziati per tipologia (aziendali: € 5.000; di gruppo/rete e territoriali: € 15.000);
  • ogni impresa può richiedere solo un finanziamento e può partecipare ad un solo progetto. I gruppi aziendali, le aziende legate da un contratto di rete e i progetti territoriali presentati dagli Enti o Agenzie formative possono ricevere al massimo 30.000 euro;
  • i progetti da finanziare – trattandosi di formazione obbligatoria – sono predefiniti secondo le normative vigenti (non ci sarà dunque una valutazione di merito da parte dell’Ente);
  • l’assegnazione dei finanziamenti avverrà con la modalità “a sportello”, seguendo l’ordine cronologico di arrivo dei progetti (click day);
  • le richieste di finanziamento devono essere inviate con posta elettronica certificata all’indirizzo enteeban@pec.it a partire dalle ore 9:00 del 13 giugno 2022 e fino alle ore 18:00 del 24 giugno 2022 (la documentazione da inviare separatamente in formato cartaceo, con raccomandata con ricevuta di ritorno, presso la sede di EBAN – Via Giovan Battista Morgagni 33; 00161 Roma – deve essere spedita entro le ore 18:00 del 15 luglio 2022);
  • i contributi saranno erogati in un’unica soluzione alla chiusura delle attività, previa giustificazione delle spese sostenute, nel rispetto del preventivo presentato;

Si ricorda che possono beneficiare dei finanziamenti per la formazione in parola esclusivamente le imprese agricole iscritte all’EBAN da almeno 18 mesi ed in regola con il pagamento della relativa contribuzione di competenza dell’anno 2019.

Il Decreto Energia, approvato martedì dal Consiglio dei Ministri, con una dotazione finanziaria di 14 miliardi di euro, prevede anche il sostegno alle imprese colpite dalla crisi ucraina e le garanzie sui mutui in favore delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che hanno subito un incremento dei costi energetici.
Il documento, inoltre, esplicita gli aiuti di stato previsti per il settore agricolo e forestale. Al fine di aumentare la capacità di produzione di energia elettrica rinnovabile “è consentito realizzare impianti fotovoltaici sui tetti delle proprie strutture produttive aventi potenza eccedente il consumo medio annuo di energia elettrica, compreso quello familiare. È altresì consentita la vendita in rete dell’energia elettrica prodotta”. La disposizione “si applica anche alle misure di investimento attualmente in corso, incluse quelle finanziate a valere sul Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

La Regione Piemonte ha attivato una serie di bandi, concordati con le organizzazioni professionali, per nuove adesioni ad alcune operazioni della Misura 10 – pagamenti agroambientali. In particolare vengono riaperte le operazioni 10.1.2 “Interventi a favore della biodiversità nelle risaie”, 10.1.3 “Tecniche di agricoltura conservativa” azione 2 (Introduzione delle tecniche di semina su sodo) e azione 3 (Apporto di matrici organiche in sostituzione della concimazione minerale), 10.1.7 “Gestione di elementi naturaliformi dell’agroecosistema”, 10.1.8 “Allevamento di razze autoctone minacciate di abbandono” e 10.1.9 “Gestione eco-sostenibile dei pascoli”. Non sono ammissibili domande di imprese che hanno in corso impegni della stessa operazione o azione o di quelle che li hanno completati nel 2021. Queste ultime hanno però facoltà di presentare una domanda di proroga annuale degli impegni in scadenza.
Nel complesso sono stati stanziati 4.560.000 euro. L’importo minimo richiesto per l’ammissibilità della domanda di sostegno ammonta a 250 euro. Per maggiori informazioni e per la predisposizione delle istanze è possibile rivolgersi all’Ufficio Tecnico di Asti Agricoltura.

 

È tutto pronto per la terza edizione di Agricoltura100, l’iniziativa di Confagricoltura e Reale Mutua Assicurazioni che premia le aziende agricole più innovative e indaga sulla diffusione della sostenibilità ambientale, sociale ed economica nel settore primario italiano.
L’annuncio della nuova edizione del Rapporto sull’innovazione in agricoltura, realizzato con il patrocinio del Mipaaf e del Ministero della Transizione Ecologica, è stato al centro di un convegno ospitato dalla fiera dell’Agroalimentare, il Cibus di Parma. Presenti all’evento il direttore generale di Confagricoltura Francesco Postorino, Michele Quaglia, direttore commerciale e Brand del Gruppo assicurativo e Daniele Cirelli, senior researcher e market Analyst di Innovation Team.
L’appuntamento, dal titolo “Agricoltura 100, dalla sostenibilità delle produzioni agricole alla qualità alimentare”, è stato anche l’occasione per commentare i risultati del Rapporto di quest’anno. L’annuncio della terza edizione si muove, infatti, sull’onda degli ottimi risultati della seconda, che hanno confermato un dato fondamentale: la sostenibilità è ormai un modello strategico consolidato.
Arriviamo alla terza edizione di Agricoltura100 forti del successo registrato dalla precedente e del numero di imprese agricole coinvolte: oltre 2.200 rispetto alle 1.850 del 2020″, commenta Francesco Postorino, direttore generale di Confagricoltura. “Iniziative come questa sono fondamentali per avere il polso della situazione nell’ambito della sostenibilità. Ambito oggi fondamentale non solo per la tutela dell’ambiente ma anche per la generazione di nuove economie e redditi per le aziende del settore primario”.
Siamo felici di aver contribuito alla riuscita di Cibus, grazie alla nostra partnership con Confagricoltura”, ha dichiarato Michele Quaglia, direttore commerciale e Brand di Reale Group. “In questa occasione abbiamo lanciato la terza edizione del Rapporto Agricoltura100, ribadendo la centralità dell’agroalimentare per il nostro business e per il nostro Paese”.
L’indagine di Agricoltura100 viene svolta attraverso un questionario, basato su rigidi criteri di misurazione per l’analisi e la classificazione sia dell’interesse verso i temi della sostenibilità, sia degli investimenti concretamente avviati dalle aziende del settore.

 

Alcuni dati del Rapporto Agricoltura100 – 2021

La fotografia del settore primario italiano nel 2021 scattata dall’ultimo Rapporto Agricoltura100 ha confermato l’importante crescita degli investimenti in ambito Esg (Environmental, social and corporate governance). Attraverso cinque profili di orientamento aziendale, le imprese partecipanti all’indagine sono state valutate e classificate. Qualità del prodotto e tutela della salute alimentare sono risultati fondamentali per l’86,4% delle aziende intervistate. Seguono la protezione dell’ambiente (79,2%), l’importanza delle relazioni di filiera (71,9%), l’innovazione di prodotto (70,4 %) e il ruolo sociale dell’impresa (63,7%).
L’anno scorso, gli investimenti volti alla sostenibilità hanno visto al primo posto il miglioramento dello sfruttamento delle risorse idriche e del suolo insieme a interventi di efficientamento energetico (98,8%); al secondo (91,5%), c’è la tutela della qualità e della salute alimentare. Seguono la gestione dei rischi (il 76,5), la tutela della sicurezza nel lavoro (66,8%), la valorizzazione del capitale umano (64,4%).

 

Concreti, in linea generale, gli interventi destinati alla liquidità e agli investimenti per le imprese. Apprezziamo in particolare i provvedimenti per le PMI agricole, della pesca e dell’acquacoltura che, secondo quanto riportato dal comunicato stampa del CDM, innalzerebbe al 100% l’intervento della garanzia diretta ISMEA per le imprese che hanno avuto un incremento dei costi per l’energia, i carburanti o per le materie prime”. Questo il commento del presidente di Asti Agricoltura, Gabriele Baldi, alle anticipazioni sul decreto-legge che introdurrà misure urgenti che riguardano le politiche energetiche nazionali, la produttività delle imprese e l’attrazione degli investimenti, oltre a politiche sociali e per contenere gli effetti della guerra in Ucraina.
Il provvedimento deciso dal Consiglio dei Ministri potenzia e crea nuovi strumenti per contrastare gli effetti della crisi scatenata dal conflitto russo/ucraino. Per l’energia sono previste misure per ridurre i costi, semplificare le autorizzazioni per la realizzazione di nuovi impianti, con l’obiettivo di potenziare la produzione energetica nazionale. Su questo fronte esprimiamo soddisfazione per le specifiche misure volte a potenziare, specificatamente, la produzione di energia rinnovabile per il settore agricolo in un’ottica di diversificazione e non solo di autoconsumo, anche attraverso le misure del PNRR dedicate alla transizione verde.
Sul fronte energetico, come Confagricoltura ha sempre sottolineato, è proprio l’agricoltura che può essere in prima linea per contribuire a diminuire la dipendenza energetica italiana dall’estero, a partire dal gas russo, attraverso il biogas agricolo. Abbiamo calcolato – continua Baldi – che in poche settimane possiamo aumentare del 20% la produzione elettrica da biogas, per arrivare ad un aumento fino al 200% entro i prossimi tre anni. Importante anche la possibilità di utilizzare il concime organico (digestato) per rispondere alla minore disponibilità di fertilizzanti chimici dalla Russia”.
Confagricoltura, infine, apprezza anche le misure previste per il rafforzamento dei crediti d’imposta, per gli investimenti in beni immateriali, per la formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze tecnologiche, nonché il credito d’imposta del 28% per gli autotrasportatori, riconosciuto per far fronte all’eccezionale incremento del costo del carburante. “Il primario – conclude il direttore dell’associazione agricola provinciale Mariagrazia Baravallecon giusta attenzione e strategie appropriate può aumentare il suo già importante contributo al Paese, far crescere l’auto-approvvigionamento delle produzioni alimentari, limitare le dipendenze energetiche e contribuire a costruire una base economica solida e sostenibile per l’Italia”.