Delega al Governo in materia di florovivaismo

Sulla GU n. 164 del 15 luglio scorso è stata pubblicata la legge 4 luglio 2024 n. 102 che delega il Governo a definire, tramite uno o più decreti legislativi da adottare entro ventiquattro mesi dall’entrata in vigore della legge delega in commento, un quadro normativo organico sui vari aspetti che caratterizzano la filiera florovivaistica.

Il Governo, nell’esercizio della delega, dovrà attenersi ai principi e criteri direttivi definiti dall’art. 2, tra cui si evidenziano le azioni tese a:

• disciplinare l’articolazione della filiera florovivaistica comprendendo sia le attività agricole sia le attività di supporto alla produzione, quali quelle di tipo industriale e di servizio;
• definire l’attività agricola florovivaistica in coerenza con le disposizioni dell’articolo 2135 del Codice civile e del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, nonché prevedere l’applicazione dei contratti di coltivazione ai diversi comparti del settore;
• prevedere un coordinamento nazionale che fornisca misure di indirizzo al settore, anche mediante l’istituzione di un ufficio per la filiera del florovivaismo, presso il Masaf al fine di
garantire l’efficace gestione del settore e la valorizzazione delle attività, tenendo conto delle peculiarità delle produzioni floricole e di quelle vivaistiche all’interno delle misure di indirizzo del settore;
• prevedere l’elaborazione, con periodicità quinquennale, di un Piano nazionale del settore florovivaistico, quale strumento programmatico e strategico che tenga conto delle peculiarità delle produzioni floricole e di quelle vivaistiche;
• predisporre un sistema di rilevazione annuale dei dati statistici del settore del florovivaismo, comprendente la rilevazione della specie e della quantità di prodotto coltivato e dei relativi prezzi;
• qualificare come centri per il giardinaggio le imprese agricole di cui all’articolo 2135 del Codice civile che operano nel settore specializzato del giardinaggio e del florovivaismo e che forniscono beni e servizi connessi all’attività agricola e definire la loro collocazione all’interno della filiera florovivaistica;
• favorire l’aggregazione tra produttori attraverso la semplificazione delle procedure volte alla costituzione di organizzazioni di produttori del settore florovivaistico;
• disciplinare, in coerenza con quanto previsto dal decreto legislativo 10 novembre 2003, n. 386, e dai relativi decreti attuativi, le condizioni per la produzione di materiali forestali di moltiplicazione, prevedendo che la germinazione e la certificazione degli stessi materiali di moltiplicazione, nel rispetto delle disposizioni del medesimo decreto legislativo n. 386 del
2003, siano realizzate dagli organismi ufficiali competenti e che la successiva coltivazione dei predetti materiali possa essere svolta nei vivai di proprietà privata, allo scopo di sostenere le attività di rimboschimento, ricostituzione forestale e restauro e di forestazione urbana nonché di perseguire gli altri fini d’interesse forestale.
Si ricorda che Confagricoltura è intervenuta sin dal varo dello schema di DDL ed ha costantemente monitorato i lavori parlamentari intervenendo su diversi temi dalla richiesta di inserimento dei riferimenti all’articolo 2135 del Codice Civile nell’inquadramento delle attività del florovivaismo, alla distinzione tra produzioni floricole e vivaistiche anche nella programmazione degli interventi di politica settoriale, sino all’istituzione di un sistema statistico che consenta di avere a disposizione dati aggiornati e dettagliati per valutare in maniera approfondita l’andamento del settore e definire le necessarie politiche di supporto.
Il Governo, come sopra accennato, avrà ora a disposizione due anni, dall’entrata in vigore della legge, per adottare uno o più decreti legislativi finalizzati a costituire un quadro normativo organico in materia di coltivazione, promozione, commercializzazione, valorizzazione ed incremento della qualità e dell’utilizzo dei prodotti del settore e della filiera florovivaistica. Confagricoltura ha già manifestato al Governo la sua disponibilità a collaborare attivamente ai lavori di definizione del/dei decreto/i delegato/i affinché si arrivi ad un inquadramento solido e strutturato del settore, che finora è mancato, nell’interesse delle imprese florovivaistiche nazionali.