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Nell’anno della pandemia a salvare il bilancio del vino italiano, nella grande maggioranza dei casi, è stato soprattutto l’export. Un’indagine di WineNews su 35 delle più importanti cantine italiane (fatturato complessivo oltre 2,5 miliardi di euro) evidenzia diminuzioni dei fatturati tra il 10% e il 20%, con pochissime eccezioni.

Per maggiori informazioni: https://winenews.it/it/fatturati-tra-il-10-ed-il-20-con-pochissime-eccezioni-il-2020-del-vino-italiano_433430/

Sul sito del Mipaaf è stato pubblicato il decreto dipartimentale Prot. n. 9400871 del 28 dicembre 2020 recante “Disposizioni per l’emissione del documento elettronico MVV-E per il trasporto dei prodotti vitivinicoli, in applicazione dell’articolo 16 del decreto ministeriale 2 luglio 2013”

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12504

Il decreto sostituisce il precedente decreto dipartimentale prot. n. 338 del 13 aprile 2018 il cui testo viene riproposto e integrato, introducendo le norme tecniche atte a consentire l’utilizzo di due nuove funzionalità a corredo dell’emissione del documento MVV-E (documento MVV in formato elettronico).

In particolare sono state previste:

– una procedura di riserva nel caso di indisponibilità delle funzionalità SIAN per i trasporti in cui è obbligatoria l’emissione dell’MVV-E;

– la possibilità di inserire nel sistema informativo eventuali variazioni che possono verificarsi nel corso del trasporto (luogo di consegna, conducente, mezzo di trasporto).

Intesa Sanpaolo offre il “pegno rotativo” per le aziende che producono vini doc e docg: le scorte di vino da affinamento possono così essere convertite in garanzie utili per ottenere nuove linee di credito. Dal punto di vista normativo vengono adottate le disposizioni del Decreto “Cura Italia”. Il progetto di Intesa Sanpaolo si avvale della collaborazione di Federdoc, la confederazione nazionale dei consorzi volontari per la tutela delle denominazioni dei vini italiani, e di Valoritalia, società leader nelle attività di controllo sui vini DOCG, DOC e IGT e organismo di controllo sul vino biologico e sull’agricoltura biologica.

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Il prolungato lock-down primaverile e le nuove restrizioni agli spostamenti, associate alla chiusura del canale Ho.re.ca., stanno condizionando profondamente il mercato del vino. La vendemmia, pur con produzioni pressoché nella norma, è risultata superiore ai livelli dello scorso anno e, per alcune tipologie di prodotto, le prospettive di commercializzazione risultano critiche.
In attesa di poter riprendere l’attività commerciale e promozionale per agevolare le vendite sul mercato interno e le esportazioni, al fine di ottenere informazioni utili per programmare in tempo utile l’adozione di interventi di riequilibrio dell’offerta, abbiamo predisposto un questionario rivolto alle imprese vitivinicole che è possibile compilare collegandosi al link che segue https://forms.gle/6DwMU1hBR5ggj38S6
Il questionario è totalmente anonimo e serve per rilevare, direttamente dagli operatori, senza mediazioni, la situazione e le prospettive di mercato e a raccogliere a indicazioni utili per fronteggiare l’emergenza. Per compilarlo occorrono non più di 5 minuti.
Ringraziamo per la collaborazione i vitivinicoltori, associati e non a Confagricoltura, compilando il questionario ci aiuteranno a migliorare la conoscenza del comparto e l’adozione di iniziative sindacali utili per fronteggiare la situazione.

Calano le esportazioni di vino italiano, ma meno di quelle francesi : perdono quota Barolo e Barbaresco, ma Asti spumante e Moscato d’Asti aumentano le vendite del 10%. Il dato è emerso dall’analisi a cura dell’osservatorio Vinitaly Nomisma Wine Monitor presentato ieri durante l’edizione digitale wine2wine di VeronaFiere.
Quest’anno, in termini assoluti, la contrazione del valore delle importazioni mondiali di vino stimata (su base doganale) sarà di oltre 3 miliardi di euro rispetto al 2019, soprattutto per effetto delle mancate vendite per oltre 1,7 miliardi di euro del suo market leader, la Francia. Il forecast sull’Italia si ferma invece a -300 milioni di euro, complice anche il boom (+15%) delle esportazioni nel primo bimestre dell’anno, che ha attenuato il passivo.

In allegato un articolo su La Stampa di martedì 24 novembre 2020

export_vino_La Stampa_24-11-2020