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E’ stato pubblicato sul sito del MIPAAF il decreto dipartimentale del 30 ottobre 2020. Con il Decreto Dipartimentale in oggetto è stata data applicazione all’articolo 18 del decreto ministeriale 2 luglio 2013, prevedendo che dal 1° gennaio 2021 sia utilizzato il documento di accompagnamento vitivinicolo elettronico (MVV-E) per i trasporti verso altri Stati membri.
Per i trasporti nazionali e per i prodotti vitivinicoli esportati direttamente da dogana italiana, possono continuare ad essere utilizzati gli MVV cartacei emessi nei casi e nei modi disciplinati dai Capi I e II del DM 2 luglio 2013 e dai decreti PEC. Inoltre, sono previste specifiche condizioni per la circolazione nazionale dei prodotti confezionati (possibilità di continuare ad utilizzare fatture accompagnatorie e ddt), in considerazione che dal 1° gennaio 2021 è abrogato il decreto direttoriale del 14 aprile 1999 che consentiva l’utilizzo di tali documenti fiscali.
Per i trasporti dei prodotti vitivinicoli confezionati che si svolgono interamente sul territorio nazionale è consentito, infatti, utilizzare un «documento» emesso ai fini fiscali a condizione che riporti alcuni elementi riferiti all’art. 4 comma 1. Il decreto dipartimentale è in linea con le istanze presentate da Confagricoltura che in una nota (in allegato) a ICQRF, siglata anche dalle altre organizzazioni di filiera, ha richiesto una specifica deroga per i vini confezionati.

M_Nota filiera MVV-E_ICQRF_26 10 2020

Il mercato vitivinicolo, già duramente danneggiato dal lockdown primaverile, è nuovamente messo a dura prova.
Qualora si dovesse arrivare a nuove chiusure, ma anche solo col mantenimento dell’attuale blocco della ristorazione nelle ore serali e con i contingenti già in atto, si andrà inevitabilmente incontro a un drastico calo della domanda da parte di tutto il canale Horeca, con danni pesantissimi”. Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte esprime la preoccupazione dei viticoltori per il periodo che si prospetta. “Le feste natalizie e di fine anno – continua Allasia – rappresentano tradizionalmente un’occasione di significativo consumo dei vini di qualità: pranzi e cene in compagnia sono l’occasione per bere, con moderazione, vini importanti che non si consumano tutti i giorni”.
Le chiusure del mercato tedesco – sottolinea Confagricoltura Piemontepreoccupano fortemente i viticoltori, in quanto la Germania è uno dei nostri più importanti mercati di esportazione, soprattutto per l’Asti spumante e il Moscato d’Asti“.
L’aiuto che dovrebbe arrivare dal governo con le misure di attuazione del Decreto Rilancio, rappresentano per Confagricoltura “una goccia nel mare”.
Il decreto sullo stoccaggio privato dei vini di qualità, così come prospettato dal Ministero delle Politiche Agricole, che andrà all’esame della Conferenza Stato Regioni domani giovedì 5 novembre non contribuirà sicuramente a risolvere il problema.
La dotazione finanziaria del provvedimento, seppur significativa, è totalmente insufficiente per il raggiungimento dello scopo. Secondo il direttore di Confagricoltura Piemonte Ercole Zuccaro il quantitativo di vino che potrà essere oggetto di uno stoccaggio privato a sei mesi non raggiungerà i 900.000 ettolitri, a fronte di una produzione nazionale che supera i 46 milioni di ettolitri.
In questo modo si potrà togliere temporaneamente dal mercato meno del 2% della produzione nazionale: per il Piemonte vorrebbe dire poter stoccare a sei mesi meno di 50.000 ettolitri di vino su una produzione totale di oltre 2,6 milioni di ettolitri.
Per attuare un intervento che abbia un impatto positivo occorrerebbero almeno 100 milioni di euro – dichiara Luca Brondelli di Brondello, componente della giunta nazionale di Confagricolturaaltrimenti si rischia di impegnare risorse comunque importanti senza ottenere nessun risultato tangibile. Ci auguriamo che il governo comprenda la situazione e trovi le risorse aggiuntive per dare significato alla misura“.
Confagricoltura Piemonte, che ha illustrato la propria posizione all’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa in vista della Conferenza Stato Regioni di giovedì prossimo, chiede inoltre che si apra un confronto tra la filiera e le istituzioni per programmare, già all’inizio del prossimo anno, una politica di contenimento dell’offerta, se necessario anche attivando una nuova distillazione delle produzioni, per consentire di gestire in modo adeguato un equilibrio commerciale molto precario.

L’Enoteca Regionale di Nizza in collaborazione con l’Associazione Produttori del Nizza e la Città di Nizza Monferrato ha ideato “Il Nizza é” il nuovo evento di degustazione dei vini Nizza DOCG rivolto a tutti gli amanti del vino e a chi vuole scoprire una delle eccellenze enoiche del Monferrato. L’evento sarà aperto al pubblico dal 2 al 4 ottobre, mentre il 5 ottobre sarà riservato esclusivamente agli operatori di settore con attività dedicate. L’iniziativa è patrocinata dal Consorzio della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, sponsorizzata dal Rotary Club Canelli-Nizza Monferrato e beneficia del supporto tecnico della delegazione astigiana dell’AIS (Associazione Italiana dei Sommelier).
Abbiamo voluto creare un evento nel quale, per la prima volta, sia possibile offrire in degustazione tutte le etichette del Nizza DOCG. Un appuntamento autunnale complementare a quello primaverile “Nizza è Barbera”. Come location abbiamo Palazzo Crova sede dell’Associazione Produttori del Nizza e dell’Enoteca Regionale di Nizza. Inoltre, nel corso delle tre giornate aperte al pubblico sono previsti diversi momenti legati alla gastronomia locale per enfatizzare il forte legame che il Nizza DOCG ha con i prodotti del territorio”, commenta Mauro Damerio, Presidente dell’Enoteca Regionale di Nizza.
Da venerdì 2 a domenica 4 ottobre i partecipanti avranno diverse proposte tra cui scegliere: sarà possibile visitare gli spazi dell’Enoteca Regionale di Nizza, partecipare a visite guidate nelle sale di Palazzo del Gusto per conoscere il patrimonio gastronomico del territorio e degustare una selezione di vini Nizza DOCG delle cantine dell’Associazione Produttori del Nizza aderenti all’iniziativa. Inoltre, a conclusione delle giornate di venerdì e sabato il ristorante interno dell’Enoteca Regionale – “La Signora in Rosso” – organizzerà due cene tematiche rispettivamente “Terroir e Tradizione” e “Terroir e Innovazione” che renderanno protagonisti i prodotti gastronomici locali in abbinamento ai vini Nizza DOCG. Domenica sera invece sarà organizzato un “aperitivo speciale” con abbinamenti ad una selezione di prodotti tipici della filiera corta “T’Amo” alla presenza dei produttori del Nizza DOCG.
Per partecipare alle diverse iniziative è necessaria la prenotazione.
L’evento nasce dall’esigenza e dalla volontà di offrire sia ai consumatori sia ai professionisti del settore la possibilità di degustare la maggior parte dei Nizza in un ambiente dedicato e curato da professionisti. Sono previsti diversi momenti dedicati al pubblico e agli operatori che si terranno seguendo le più rigorose norme in termini di sicurezza sanitaria. “Il Nizza è” si inserisce in una panoramica di iniziative per la promozione della denominazione già ricca, ma con uno scopo complementare alle altre manifestazioni” commenta Gianni Bertolino, presidente dell’Associazione Produttori del Nizza. “L’autunno è forse il momento migliore per i consumatori per approcciarsi al Nizza DOCG: un vino elegante, di struttura e quindi perfetto per il consumo in questo periodo dell’anno. I vini imbottigliati in primavera o in estate danno inoltre il meglio proprio dopo qualche mese in bottiglia. Con questo evento dunque la collaborazione tra Enoteca e Associazione si fa ancora più sinergica. Il nostro auspicio è che “Il Nizza è” diventi un appuntamento autunnale dalla cadenza annuale” conclude Bertolino.
L’utilizzo del Palazzo del Gusto per fare le degustazioni ci è parsa subito una buona idea per usare la cultura e l’arte quale veicolo di promozione del vino. Infatti, è stato ideato un percorso per le degustazioni tale da offrire al visitatore la possibilità di vistare la galleria d’arte contemporanea “Art ‘900” e il museo multimediale dell’enogastronomia. È una sinergia che questo territorio deve sfruttare e siamo certi che abbiamo ancora molto da dire su questo fronte”, commenta Marco Lovisolo, assessore comunale a Promozione e Sviluppo.
L’autunno monferrino a Nizza Monferrato parte dunque all’insegna della valorizzazione delle proprie eccellenze enogastronomiche offrendo così nuove opportunità per approfondire la conoscenza delle produzioni locali.
L’Amministrazione Comunale continua la collaborazione con l’Enoteca Regionale e l’Associazione Produttori del Nizza per organizzare una manifestazione dedicata alla promozione del territorio nicese. Si parla di Barbera e questa città è tradizionalmente legata a questa produzione, dal 2014 rappresentata dalla DOCG Nizza”, commenta Domenico Perfumo, assessore comunale all’Agricoltura.

fonte: Comune di Nizza Monferrato

 

Un’immagine dell’incontro di questa mattina (foto: Mariagrazia Baravalle)

Condividiamo la necessità di una strategia dedicata al comparto vino, condivisa con la filiera, il Mipaaf, il Ministero degli Esteri e l’Ice – proposta dal Ministro Bellanova in occasione delle stime vendemmiali 2020 – per una ripresa forte del settore in tempi rapidi”. Lo afferma il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, che aggiunge: “Se l’Italia si conferma primo produttore mondiale in termini di volumi, sul fronte export sono necessarie rapidità decisionale e risorse adeguate per migliorare le performance del settore, fortemente penalizzato dal lockdown e dalla pandemia”.
Quindi sì ad una promozione coordinata del vino italiano nel mondo con metodi e strumenti all’avanguardia, ma anche misure più snelle per utilizzare al meglio le risorse.
L’Ho.Re.Ca – aggiunge Giansanti – rappresenta un canale essenziale per le imprese vitivinicole e ben vengano le attenzioni per il comparto, tuttora in sofferenza”.
Sul fronte della manodopera, le aziende di Confagricoltura ribadiscono la necessità di misure adeguate per sopperire alla mancanza di personale per la vendemmia in corso: “Dalla quarantena attiva a strumenti più snelli per assumere personale: sollecitiamo un pronunciamento del Comitato Tecnico Scientifico – conclude Giansanti – sul protocollo definito tra le parti sociali agricole alla presenza dei Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali, Politiche Agricole e della Salute”.

Confagricoltura Asti esprime grande soddisfazione per l’organizzazione dell’edizione 2020 della Douja d’Or, che nonostante tutti i problemi legati all’emergenza sanitaria ancora in corso, è stata comunque proposta anche quest’anno, in una nuova veste.
La nuova Douja d’Or, rinnovata nella formula, ampliata nel tempo e nello spazio rispetto alle precedenti edizioni (estesa a 4 week-end coinvolgendo Asti e tutto il Monferrato Astigiano) ha puntato su una nuova forma di comunicazione, in cui i temi principali sono: il Vino, il Cibo, la Cultura e il Monferrato.
Apprezziamo molto l’impegno da parte degli organizzatori che quest’anno, nonostante i problemi legati all’emergenza Covid, hanno deciso comunque di puntare su questa manifestazione, da sempre fortemente radicata nella cultura e nelle tradizioni locali”, afferma il direttore di Confagricoltura Asti Mariagrazia Baravalle.
Una Douja che non avrà solamente più Asti e i suoi palazzi storici come palcoscenico principale; l’atmosfera della kermesse si respirerà anche sul territorio provinciale, coinvolgendo le aziende vitivinicole, le imprese della ristorazione, dell’accoglienza e del turismo, che operano nel comprensorio, con l’obiettivo di rilanciare l’economia dell’intera filiera enoturistica e gastronomica astigiana e piemontese.
Come affermato dallo stesso presidente della Camera di Commercio di Asti, Erminio Renato Goria “La Douja è una manifestazione che riguarda la nostra terra, il nostro saper fare e produrre. Obiettivi principali sono la valorizzazione dei prodotti del nostro territorio, la crescita e lo sviluppo della nostra provincia, a maggior ragione dopo i mesi di lock down”.
Confagricoltura Asti – conclude il direttore Baravalle – è fiduciosa del fatto che questa nuova formula che coinvolge tutto il territorio provinciale, possa portare ad una maggiore valorizzazione delle aree rurali, riscoprendo soprattutto l’importanza che l’agricoltura riveste nell’intera progettazione del turismo locale. Ci auguriamo, in caso di successo, che queste nuove iniziative possano essere riproposte negli anni a seguire”.

 

 

 

Le autorità intervenute durante la presentazione ufficiale dell’edizione 2020 della Douja d’Or