Alle cessioni di alcuni prodotti a base di mais, quali trinciato, insilato e pastone di mais si applica l’aliquota ridotta del 10%, mentre la percentuale di compensazione è del 4%. Lo ha stabilito l’Agenzia delle Entrate, con la Risposta ad interpello n. 221 del 21 luglio 2020 precisando inoltre che:
– per cereale trinciato, si deve intendere un cereale che durante la raccolta viene sminuzzato;
– per cereale insilato, si deve intendere un cereale fresco, appassito o allo stato ceroso, che viene conservato attraverso un processo fermentativo anaerobico capace di preservare le qualità nutritive del materiale di partenza;
– per pastone di mais, si deve intendere una sottospecie di insilato prodotto però da una specifica composizione, ossia granella, tutolo e una parte di brattee. Di seguito il link con la risposta all’interpello.
Archivio per mese: Agosto, 2020
Con la Risposta a interpello n. 228 del 28 luglio 2020 l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito al regime speciale per i produttori agricoli ai fini dell’IVA e delle imposte dirette (Art. 34 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, e art. 32 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917), fornendo una serie di informazioni puntuali sul corretto inquadramento fiscale delle attività connesse svolte dalle aziende agricole. In particolare l’Agenzia delle Entrate ha chiarito il trattamento fiscale ai fini dell’IVA e delle imposte dirette delle attività di produzione di vino, olio, aceto e marmellate, nonché delle attività di degustazione in cantina e quella di confezionamento e vendita di cesti regalo e di attività didattico formative. Di seguito in allegato la risposta all’interpello.
Il “Decreto Agosto” ha riprogrammato le scadenze relative ai versamenti tributari e contributivi sospesi nella fase di emergenza. Sono rateizzati ulteriormente i versamenti sospesi nei mesi di marzo, aprile e maggio: il 50% del totale potrà essere versato, senza applicazione di sanzioni o interessi, in un’unica soluzione entro il 16 settembre 2020 o mediante rateizzazione (fino a 4 rate mensili di pari importo) con il pagamento della prima rata entro il 16 settembre. Il restante 50% potrà essere corrisposto, senza sanzioni e interessi, con una rateizzazione per un massimo di 24 rate mensili di pari importo.
Vengono rinviati i versamenti per i contribuenti ISA (Indici sintetici di affidabilità) e forfettari che abbiano subito un calo di almeno il 33% nel primo semestre del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019: il termine di versamento della seconda o unica rata e dell’acconto Irap è prorogato al 30 aprile 2021.
Viene spostata dal 31 agosto al 15 ottobre 2020 la data finale della sospensione dei termini dei versamenti da cartelle di pagamento e dagli avvisi esecutivi sulle entrate tributarie.
Prorogato anche l’esonero dal pagamento della Tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP) e del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP) al 31 dicembre 2020 per le attività di ristorazione, gravemente danneggiate dall’emergenza epidemiologica.
Mediocredito Centrale (di seguito MCC) Gestore del Fondo per le piccole e medie imprese ha confermato l’estensione dell’intervento del Fondo di garanzia alle imprese agricole. Nello specifico, in applicazione dell’articolo 78, comma 2 quinquies, del D.L. 18/2020 (cd. Cura Italia), l’intervento del Fondo di garanzia per le PMI è esteso anche al settore agricolo. Pertanto è ora possibile trasmettere al Gestore (MCC) sia le richieste di ammissione alla garanzia diretta, sia le richieste di ammissione in controgaranzia/riassicurazione.
Il Gestore segnala, altresì, che in questa prima fase, sarà possibile presentare le sole richieste di garanzia ai sensi delle Misure Temporanee in materia di Aiuti di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale 3 emergenza del COVID-19 (art. 13 del D.L. 8 aprile 2020 n. 23_cd. Decreto Liquidità_ come convertito dalla L. 5 giugno 2020 n. 40) – Per individuare i parametri di riferimento per il calcolo dell’importo massimo finanziabile (25% del fatturato o doppio della spesa salariale) occorrerà prendere in considerazione la tabella di raccordo “Legenda modello di rating per le imprese agricole”, presente nella sezione “Modulistica – Modelli di valutazione e relative legende”, scaricabile cliccando sull’allegato che segue:
Seguirà una successiva comunicazione da parte del Gestore (MCC) per informare della possibilità di presentare richieste di garanzia anche ai sensi del regime “de minimis”.
Nel primo semestre di quest’anno, a causa della pandemia Covid-19, gli scambi commerciali hanno fatto registrare una contrazione senza precedenti a livello mondiale. In termini di quantità, il taglio è stato di circa il 20% sullo stesso periodo del 2019.
Lo ha reso noto Confagricoltura sulla base degli indicatori in tempo reale messi a punto dall’Organizzazione mondiale del commercio (WTO).
“Nonostante le misure di sospensione e controllo delle esportazioni adottate da alcuni Paesi – rileva il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – il commercio internazionale di materie prime agricole ha fatto registrare una diminuzione dell’8%, sensibilmente inferiore a quella media. Solo gli scambi di componenti elettronici hanno avuto un andamento analogo”.
Dalle ultime proiezioni del WTO risulta che l’evoluzione del commercio internazionale è, al momento, in linea con lo scenario meno pessimistico delineato all’inizio dell’emergenza sanitaria per l’intero 2020. Scenario che prevede una riduzione degli scambi in misura del 13% sull’anno precedente.
“Si tratta di previsioni da prendere con molta cautela – sottolinea Giansanti – perché la situazione resta incerta a livello sanitario e sotto il profilo del potenziale impatto sulla ripresa economica. Resta il fatto, messo in evidenza dal WTO, che gli ordini di esportazione e il movimento dei container sono in ripresa. Dobbiamo essere pronti a cogliere tutte le occasioni per la ripartenza delle esportazioni agroalimentari italiane”.
“Nel 2019 – aggiunge il presidente di Confagricoltura – le esportazioni agroalimentari della Spagna sono ammontate a oltre 53 miliardi di euro. Raggiungere gli stessi livelli è assolutamente alla nostra portata. Lo scarto da colmare è di circa 9 miliardi. A questo riguardo, risulterebbe di grande importanza la conclusione di un accordo di libero scambio con il Regno Unito”.
“Un altro passaggio di rilievo sarebbe la fine del contenzioso tra Unione europea e Stati Uniti sugli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing – conclude Giansanti – per eliminare i dazi aggiuntivi che da ottobre dello scorso anno gravano sulle nostre esportazioni di formaggi, salumi, agrumi e liquori, destinate al mercato statunitense per un controvalore di circa 500 milioni di euro”.
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