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Il Decreto “Rilancio”, in attesa di essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, prevede un fondo da 450 milioni di euro a sostegno diretto delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura. La dotazione potrà essere utilizzata per interventi mirati, con aiuti diretti in regime “de minimis” a sostegno dei settori maggiormente danneggiati dagli effetti della pandemia.
100 milioni di euro del fondo sono destinati alle imprese vitivinicole che si impegnano alla riduzione volontaria della produzione di uve destinate a vini DOC e igt attraverso la pratica della vendemmia verde. E’ posta la condizione che la riduzione di produzione di uve destinate alla vinificazione non potrà essere inferiore al 20% rispetto al valore medio delle quantità prodotte negli ultimi cinque anni, escludendo le campagne con produzione massima e minima, come risultanti dalle dichiarazioni di raccolta e di produzione presentate a norma di legge. Un decreto attuativo stabilirà procedure attuative.
45 milioni di euro sono destinati alla concessione di aiuti all’ammasso privato di latte bovino, bufalino e ovicaprino, oltre ai relativi semilavorati e prodotti trasformati. L’aiuto, determinato in ragione delle spese fisse di ammasso e di ogni giorno di immagazzinamento per tonnellata di prodotto – per un periodo minimo di 60 e massimo di 180 giorni – è concesso per latte e derivati prodotti in Italia nel periodo emergenziale, a condizione che lo stesso sia liquidato all’impresa agricola nel rispetto nella normativa sulle pratiche sleali.
Inoltre il fondo per l’emergenza alimentare è stato incrementato di 250 milioni di euro, che saranno destinati alla distribuzione delle derrate alimentari per l’emergenza derivante dalla diffusione dell’epidemia.

Mentre si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto legge rilancio, in base alle anticipazioni disponibili si apprende che il provvedimento dovrebbe stanziare circa 100 milioni di euro (per l’anno 2020) per le imprese viticole obbligate alla tenuta del registro telematico che si impegnano alla riduzione volontaria di almeno il 20% della produzione di uve destinate a vini a Dop e Igp, con la pratica della vendemmia verde.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 13 maggio il cosiddetto “Decreto rilancio” con il quale vengono introdotte misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

In attesa della pubblicazione del Decreto e dell’emanazione delle diverse circolari attuative, l’Area Fiscale di Confagricoltura Asti ha predisposto uno schema con le principali misure previste.

 

Misure di sostegno al settore zootecnico

Si istituisce il “Fondo emergenziale a tutela delle filiere in crisi”, con una dotazione di 500 milioni di euro per l’anno 2020, finalizzato all’attuazione di interventi per i danni subiti dal settore agricolo.
Inoltre, per fronteggiare le gravi difficoltà per l’intero settore zootecnico e della produzione di formaggi vengono stabiliti fondi per la compensazione parziale delle spese di stoccaggio e di stagionatura dei prodotti.
Vengono incrementate le dotazioni ISMEA per le garanzie alle piccole e medie imprese del settore agro-alimentare e viene data la possibilità alle regioni ed alle Camere di Commercio di adottare misure di aiuto dirette fino ad un massimo di 100.000 euro per ogni impresa attiva nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli.

Contributo a fondo perduto alle aziende

Contributo a favore dei soggetti esercenti attività agricola, d’impresa e di lavoro autonomo, con fatturato inferiore a 5 milioni di euro viene previsto un contributo a fondo perduto.
Il contributo spetta se l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 è stato inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.
Per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza del requisito del calo di fatturato/corrispettivi.
L’ammontare del contributo è determinato in percentuale rispetto alla differenza riscontrata e va da un massimo del 20% per le aziende con fatturato fino a 400.000 euro ad un minimo del 10% per le aziende con fatturato fino a 5.000.000 di euro.
Il contributo sarà erogato, nella seconda metà di giugno, dall’Agenzia delle Entrate mediante accreditamento diretto in conto corrente bancario o postale intestato al beneficiario.

Esenzione dal versamento del saldo dell’IRAP e del primo acconto

Viene “abbuonato” il versamento del saldo IRAP relativo al 2019 ed il primo acconto 2020 entrambi dovuti sulla base della dichiarazione redditi UNICO 2020 redditi 2019.

Credito d’imposta locazione immobili strumentali

Per i soggetti esercenti attività agricola, artigianale commerciale e di libera professione, che abbiano subito nei mesi di marzo, aprile e maggio una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50 per cento rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente, si istituisce un credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell’ammontare mensile del canone di locazione di immobili a uso strumentale destinati allo svolgimento dell’attività.
Alle strutture alberghiere e, si ritiene agrituristiche, spetta indipendentemente dal volume di affari registrato nel periodo d’imposta precedente.

Riduzione utenze energetiche

È prevista la riduzione della spesa sostenuta per le utenze elettriche non domestiche, con riferimento alle voci della bolletta identificate come “trasporto e gestione del contatore” e “oneri generali di sistema”.
Bonus 600 euro mese di aprile
Ai lavoratori autonomi (agricoltori, artigiani, commercianti), ai liberi professionisti, ai lavoratori del settore agricolo ed ai collaboratori coordinati continuativi (co.co.co) già beneficiari per il mese di marzo dell’indennità pari a 600 euro, viene automaticamente erogata un’indennità di pari importo anche per il mese di aprile 2020.

Bonus liberi professionisti

Ai liberi professionisti iscritti alla gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito comprovate perdite (riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020 rispetto a quello del secondo bimestre 2019), è riconosciuta una indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro;

Reddito di emergenza

Per il mese di maggio si introduce il “reddito di emergenza”, destinato al sostegno dei nuclei familiari in condizioni di necessità economica in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il sostegno sarà erogato dall’INPS in due quote ciascuna pari all’ammontare di 400 euro.

Cassa integrazione ordinaria

Viene modificato il trattamento ordinario di integrazione salariale e l’assegno ordinario, per i datori di lavoro che nell’anno 2020 sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica.
Tali datori possano presentare domanda di concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale o di accesso all’assegno ordinario con causale “emergenza COVID-19”, per una durata massima di nove settimane per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020, incrementate di ulteriori cinque settimane nel medesimo periodo per i soli datori di lavoro che abbiamo interamente fruito il periodo precedentemente concesso.

Cassa integrazione in deroga

Viene incrementato di ulteriori 9 settimane la possibilità di richiedere la Cassa integrazione in deroga valida per gli operai agricoli a tempo determinato e per i soggetti che non possono accedere alla CISOA

CISOA per operai agricoli, impiegati e quadri a tempo indeterminato

Il trattamento di cassa integrazione salariale operai agricoli (CISOA), richiesto per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da COVID-19, viene concesso per un periodo massimo di 120 giorni, dal 23 febbraio 2020 al 31 dicembre 2020.

Indennità colf

Si riconosce un’indennità, pari a 500 euro mensili, per i mesi di aprile e maggio 2020, in favore dei lavoratori domestici che al 23 febbraio 2020 avevano in essere uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali.

Regolarizzazione lavoratori stranieri

I datori di lavoro possono presentare istanza, per concludere un contratto di lavoro subordinato con cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale ovvero per dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare, tuttora in corso, con cittadini italiani o cittadini stranieri.
I cittadini stranieri, con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019, non rinnovato o convertito in altro titolo di soggiorno, possono richiedere un permesso di soggiorno temporaneo della durata di mesi sei dalla presentazione dell’istanza.
Se, nel termine della durata del permesso di soggiorno temporaneo, il cittadino straniero esibisce un contratto di lavoro subordinato o la documentazione retributiva e previdenziale comprovante lo svolgimento dell’attività lavorativa nei settori dell’agricoltura, allevamento e zootecnia, assistenza alla persona affetta da patologie o handicap che ne limitino l’autosufficienza il permesso viene convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro.

Blocco aumento aliquote IVA

Vengono abrogate a partire dal 1° gennaio del 2021, le cosiddette “clausole di salvaguardia” che prevedono aumenti automatici delle aliquote IVA e delle accise su alcuni prodotti carburanti.

Detrazione al 110% opere efficientamento energetico

Viene estesa al 110% la detrazione delle spese sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 per specifici interventi volti ad incrementare l’efficienza energetica degli edifici, la riduzione del rischio sismico e per interventi ad essi connessi.
Per tali interventi – come per altre detrazioni in materia edilizia specificamente individuate – in luogo della detrazione, il contribuente potrà optare per un contributo sotto forma di sconto in fattura da parte del fornitore, che potrà recuperarlo sotto forma di credito di imposta cedibile ad altri soggetti, comprese banche.

Crediti d’imposta

E’ previsto un credito di imposta dell’60% delle spese sostenute nel 2020 per la riapertura in sicurezza e sanificazione degli esercizi aperti al pubblico, nei limiti di 80.000 euro per beneficiario.

Riduzione IVA beni necessari contenimento epidemia

Viene ridotta dal 22% al 5% l’IVA su beni e dispositivi medici e di protezione individuale come ventilatori polmonari, mascherine e altri presidi per la sicurezza dei lavoratori.
Fino al 31 dicembre 2020, la vendita degli stessi beni è totalmente esentata dall’Iva.

Sospensione versamenti imposte e contributi

Viene prorogato dal 30 giugno 2020 al 16 settembre 2020 il termine per i versamenti di imposte e contributi.
I versamenti potranno essere effettuati in unica soluzione o rateizzati.
La sospensione opera esclusivamente per i tributi e contributi già sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio con i precedenti decreti Cura Italia e Liquidità; si tratta dunque semplicemente di un prolungamento della sospensione già accordata.

Sospensione pagamenti avvisi bonari

I pagamenti per avvisi bonari e avvisi di accertamento in scadenza tra l’8 marzo e il giorno antecedente all’entrata in vigore del Decreto, i versamenti potranno essere effettuati entro il 16 settembre.

Proroga termini per notifiche atti 

Gli atti per i quali i termini di decadenza scadono tra il 9 marzo 2020 ed il 31 dicembre 2020, sono notificati non prima del 1°gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2021;

Rinvio della lotteria degli scontrini e dell’obbligo del registratore telematico

Viene prorogata dal 30 giugno 2020 al 1° gennaio 2021 la lotteria degli scontrini nonché l’obbligo di installazione del registratore telematico.

Credito vacanze

Per il 2020 è riconosciuto alle famiglie con un Isee non superiore a 40.000 euro, un credito, per i pagamenti legati alla fruizione dei servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive dagli agriturismi e dai bed&breakfast.
Il credito, è pari a 500 euro per ogni nucleo familiare con figlio a carico, a 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e a 150 euro per quelli composti da una sola persona.

Fondo promozione turistica

Per favorire la ripresa dei flussi turistici in ambito nazionale, è istituito il “Fondo per la promozione del turismo in Italia”, con una dotazione di 30 milioni di euro per l’anno 2020 nonchè un fondo con una dotazione di 50 milioni di euro per il 2020 per la concessione di contributi in favore delle imprese turistico ricettive, come concorso nelle spese di sanificazione e di adeguamento conseguente alle misure di contenimento contro la diffusione del COVID-19.

Il Decreto rilancio approvato dal Governo, del quale avremo notizie definitive quando sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede la regolarizzazione dei lavoratori immigrati. La decisione è stata adottata per cercare di favorire, almeno nelle intenzioni del Governo, la possibilità di occupazione in agricoltura in vista delle campagne di raccolta. Tuttavia Confagricoltura teme che la misura non sia sufficiente, in quanto quello che veramente serviva le imprese agricole italiane era manodopera qualificata e l’effettiva attuazione di corridoi verdi per far tornare in Italia i lavoratori comunitari. Il decreto prevede anche la possibilità, per il percettore del reddito di cittadinanza o di cassa integrazione, di lavorare in campagna senza perdere il sussidio.
Un servizio sul Sole24ore in edicola, con le dichiarazioni del presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti.

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Il Consiglio dei Ministri che si è riunito ieri pomeriggio ha approvato un Decreto Legge, definito “Decreto rilancio”, che reca misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Tra gli interventi previsti anche un contributo a fondo perduto, ma soltanto a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Questo significa che per beneficiare del contributo le imprese dovranno aver avuto un calo dei ricavi del 67%.
È previsto anche un “Fondo emergenziale a tutela delle filiere in crisi”, con una dotazione di 450 milioni di euro per l’anno 2020, finalizzato all’attuazione di interventi di ristoro per i danni subiti dal settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura.
Per approfondimenti, tenendo presente che è necessario attendere la pubblicazione del decreto legge sulla Gazzetta Ufficiale, si può consultare il sito del Governo al link che segue:

http://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-45/14602